(Teleborsa) -
Crescono su base annuale export (+8,2%) ed import (+12%), ma crollano su base mensile. A rilevarlo è l'
Istat, che a giugno 2017 vede entrambi i flussi commerciali in contrazione rispetto al mese precedente, con una diminuzione più marcata per le importazioni (-5,3%) che per le esportazioni (-1,6%).
Anche il
surplus commerciale (+3.278 milioni) è risultato in diminuzione rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+3.460 milioni). Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici (+5.919 milioni) è invece in aumento rispetto a giugno 2016 (+5.631 milioni).
La flessione
congiunturale delle vendite verso i paesi extra UE è estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, a esclusione dei beni di consumo durevoli (+3,1%). Dal lato dell'import, il calo congiunturale è più ampio per i beni strumentali (-15,5%) e i beni di consumo durevoli (-5,4%), di intensità minore per i beni di consumo non durevoli (-3,6%) e l'energia (-3,1%).
Nell'
ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra UE risulta negativa (-1,5%), più marcata per l'energia (-16,3%) e i beni strumentali (-2,0%). Le vendite dei beni di consumo durevoli sono in lieve aumento (+1,3%).
Le importazioni sono in lieve aumento (+0,1%), in particolare quelle di beni durevoli (+13,5%) e strumentali (+7,9%); in misura minore per gli intermedi (+2,1%).
La crescita delle esportazioni su
base annua è marcata per l'energia (+20,6%), e per i beni di consumo durevoli (+11,1%); di intensità minore per i beni intermedi (+7,5%) e i beni strumentali (+7,4%). L'espansione delle importazioni è invece determinata principalmente dai beni di consumo durevoli (+26,8%)e dall'energia (+21,5%).
A giugno 2017, rispetto allo stesso mese del 2016, l'export verso Cina (+32,9%), Russia (+26,8%)e Stati Uniti (+12,4%) aumenta in misura superiore rispetto al totale esportazioni. In flessione le vendite di beni versoi paesi OPEC (-2,8%) e Svizzera (-0,2%).
Gli acquisti da India (+63,9%), Russia (+42,8%) e paesi ASEAN (+20,0%) registrano aumenti significativamente superiori a quello del totale importazioni. Con riguardo ai paesi MERCOSUR si segnala invece una flessione (-1,6%).