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Siria, Gentiloni preoccupato per la grave recrudescenza delle violenze

Politica
Siria, Gentiloni preoccupato per la grave recrudescenza delle violenze
(Teleborsa) - Mentre in Europa esplode il problema migranti, in Siria si continua a combattere. Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, che sta seguendo con la massima attenzione l’andamento del processo negoziale avviato a Ginevra tra il Governo siriano e l’Alto Comitato per i Negoziati (HNC), si è detto preoccupato per la grave recrudescenza delle violenze in Siria, ed in particolare per i bombardamenti aerei indiscriminati da parte del regime che stanno mettendo a rischio la tenuta della cessazione delle ostilità. È altresì preoccupato per il perdurare di drammatiche condizioni umanitarie in alcune aree sotto assedio da parte del regime.

Gentiloni ha preso favorevolmente nota del Mediator’s Summary presentato dall’Inviato Speciale dell’ONU Staffan de Mistura al termine del terzo round negoziale (13-27 aprile u.s.), che identifica alcuni punti di convergenza tra le parti e le questioni prioritarie relative alla “transitional governance” su cui occorrerà lavorare in sede negoziale.

In linea con le valutazioni dell’Inviato Speciale de Mistura, è opportuno un rilancio dell’azione del Gruppo di supporto internazionale per la Siria (ISSG) a sostegno di un effettivo riconsolidamento della tregua e di un pieno e libero accesso degli aiuti umanitari, in linea con le conclusioni della riunione ISSG di Monaco del febbraio scorso, onde creare condizioni favorevoli per una fattiva ripresa dei negoziati politici intra-siriani a Ginevra nelle prossime settimane.

Il Ministro Gentiloni ha confermato il pieno sostegno agli sforzi dell’Inviato Speciale de Mistura per promuovere una transizione politica in linea con il Comunicato di Ginevra e la Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e l’impegno a rafforzare ulteriormente il ruolo ed i risultati delle Task Force dell’ISSG sulla cessazione delle ostilità e sulle questioni umanitarie, operanti a Ginevra, cui l’Italia partecipa attivamente.
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