(Teleborsa) - Sono generalmente
positivi i commenti dei sindacati all'
offerta pubblica di acquisto di
Crédit Agricole su
Creval, pur sottolineando comunque come la tutela dell'occupazione e l'attenzione al territorio non possano essere trascurati. È in particolare la figura di
Giampiero Maioli, ceo di Crédit Agricole Italia, a rassicurare le sigle sindacali.
"Maioli mi ha detto che assumeranno giovani, che ci sarà un’attenzione particolare per il territorio e che l’impatto nelle zone dove opera Creval sarà positivo.
Numeri di esuberi non ne ha fatti, verificheremo documenti alla mano come stanno le cose - ha affermato in un'intervista al Corriere della Sera il
segretario generale di Fabi, Lando Maria Sileoni - Maioli ha sempre gestito in maniera costruttiva le risorse umane della sua banca, avrei preferito vederlo alla guida di una banca italiana. La sua lo è, ma il gruppo è francese".
"Il comportamento del gruppo in Italia autorizza ad essere
fiduciosi che l’operazione non sia diretta solo al consolidamento del sistema, ma abbia come obiettivo la creazione di valore per tutti gli stakeholder - ha dichiarato invece il
segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani - Seguiremo la vicenda con la massima attenzione, a cominciare dalle sue possibili ricadute sull’occupazione. Una banca che punta a fare del territorio la sua forza non può prescindere dalla valorizzazione del capitale umano".
Cauto anche
Massimo Masi, segretario generale della Uilca: "Con le informazioni ad ora disponibili possiamo commentare l’operazione solo a grandi linee ma esprimiamo un
parere positivo e la condividiamo". "Ci auguriamo comporterà
pochi esuberi,
poche chiusure di sportello e, al contrario, l’assunzione di molti giovani e una maggiore attenzione alle PMI e all’economia italiana - ha aggiunto - Il fatto che l’Opa sia gestita dalla parte italiana del gruppo, e guidata dall’amministratore delegato Giampiero Maioli, ci rassicura".
Lo stesso
Giampiero Maioli ha rassicurato sui piani di Crédit Agricole, affermando che
il gruppo continuerà ad investire in Italia perchè ha
grande fiducia nel Paese. "Abbiamo dimostrato di essere investitori di medio-lungo periodo che non si fanno impressionare dalle altalene dello spread. Credit Agricole è il decimo gruppo bancario al mondo ma si considera europeo, francese e italiano", ha detto in un'intervista a IlSole24Ore, aggiugendo che con l’aggiunta dei dipendenti del Creval, il gruppo "arriverà a
dare lavoro a 16mila persone nel nostro paese. La banca è tra le più attive nel concedere credito all’economia reale, nel risparmio gestito abbiamo acquistato Pioneer e non abbiamo trasferito risorse fuori dall’Italia, anzi le abbiamo accresciute".