(Teleborsa) -
Banca Ifis ha chiuso il
secondo trimestre con risultati "incoraggianti": un utile netto d
28 milioni (
48,3 milioni nel primo semestre) e
ricavi netti per 155 milioni, il
livello più alto degli ultimi cinque trimestri e significativamente al di sopra delle previsioni di budget.
Escluse le PPA (151 milioni) si registrano
ricavi netti record per 151 milioni, che confermano la capacità della Banca di generare ricavi sostenibili e la solidità del modello di business. I risultati sono stati così commentati dall'Amministratore delegato Frederik Geertman durante la conference call.
Il numero uno di Banca Ifis ha citato anche il dato
record di recuperi di cassa di NPL pari a 89 milioni di euro, superiori alle stime, che si confrontano con i 52 milioni del secondo trimestre 2020 ed i 67 milioni del secondo trimestre 2019. Un risultato che è frutto anche delle azioni volte ad "aumentare la produttività del servicing e ridurre i tempi del recupero su esposizioni più incerte".
L'Ad ha fatto confermato che
procede in linea con le tempistiche il processo di digitalizzazione di Banca Ifis, che definisce una
"priorità", perché consente di rendere la banca più efficiente. La piattaforma
Ifis4Business, dedicata alle imprese e, dal mese di luglio, aperta anche ai primi clienti factoring - ha spiegato - introduce un processo totalmente digitale, riducendo i tempi di approvazione ed aumentando le economie di scala secondo un modello di business omnicanale.
A proposito della
guidance 2021, Geertman a segnalato che la Banca sta beneficiando del contesto macroeconomico in fase di miglioramento e, assumendo che non vi siano nuovi shock e che questo processo di ripresa prosegua in Italia e nel resto d'Europa, si attendono ricavi nel range di 540-560 milioni ed utili netti tra 80 e 90 milioni.
In arrivo il nuovo
piano piano industriale 2021-2024, che sarà presentato fra il
quarto trimestre 2021 ed il primo trimestre 2022. La strategia della Banca - ha spiegato - rimarrà focalizzata sul core business, su digitalizzazione, contenimento dei costi ed efficiente allocazione del capitale.
L'Ad ha parlato anche delle
moratorie, indicando che il
70% dei clienti ha riavviato i pagamenti e che la banca dispone di
garanzie sull'esposizione residua pari a 233 milioni, rappresentate da garanzie statali, immobili e beni concessi in leasing (auto e tecnologia). Geertman ha affermato "ci aspettiamo una quota contenuta di default pari a meno del 10%".
Rispetto ai
coefficienti patrimoniali, Banca Ifis ha riportato un CET1 ratio all’11,44% (-0.33% rispetto al primo trimestre 2021), senza tener conto degli utili generati nel primo semestre. L'Ad ha indicato che,
includendo gli utili del semestre, il CET1 sarebbe pari all’11,6%-11,7%, in linea con il target dell’11%-12%.
A proposito de
La Scogliera, Geertman ha indicato che il
possibile trasferimento della sede a Losanna, soggetto alle condizioni sospensive dell'assemblea, potrebbe ottimizzare i requisiti patrimoniali, eliminando le conseguenze derivanti dal consolidamento regolamentare di Banca Ifis in La Scogliera S.p.A.