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L'Inter diventa cinese. Gli investitori asiatici amano l'Italia

In occasione dell'annuncio che i cinesi del Suning rileveranno il 68,55 % dell'Inter, Coldiretti segnala che i gruppi investitori cinesi in Italia sono cresciuti di quasi il 32%

Economia, Sport
L'Inter diventa cinese. Gli investitori asiatici amano l'Italia
(Teleborsa) - Sempre più aziende italiane finiscono in mani straniere, anche nel settore del calcio. In occasione dell'annuncio che i cinesi del Suning rileveranno il 68,55 % dell'Inter, Coldiretti segnala che i gruppi investitori cinesi in Italia sono cresciuti di quasi il 32% e che a fine 2015 risultano direttamente presenti in Italia, attraverso almeno un’impresa partecipata, 162 gruppi con sede principale in Cina con interessi che vanno dall'auto alla moda fino all'agroalimentare.

Crescono dunque le imprese italiane partecipate dai cinesi che nel 2015 erano 313 con poco meno di 17.600 dipendenti mentre il loro giro d’affari è di quasi 9,5 miliardi di euro. Solo con il passaggio di Pirelli sotto il controllo di ChemChina si è realizzata un'operazione del valore complessivo di 7,4 miliardi di euro, mentre il gruppo Deren Electronic è diventato azionista di controllo, con il 60% delle quote, di Meta System, impresa di Reggio Emilia attiva dal 1973 nel mercato dell'automotive e sempre nel manifatturiero il gruppo Foton Lovol, che opera nelle macchine agricole in Italia ha rilevato, di seguito, la piacentina Arbos, la Matermacc di San Vito al Tagliamento e, lo scorso anno, la Goldoni di Carpi. Hanno soci cinesi anche la Om Carrelli elevatori, la toscana Fosber (macchine per imballaggi) e i motoscafi Ferretti.

Lo scorso anno è finito in mani cinesi anche De Tomaso, ma forte è la l’interesse cinese per i nomi del lusso con i marchi Roberta di Camerino, Miss Sixty e Krizia passati sotto il controllo della cinese Shenzhen Marisfrolg Fashion Co Ltd all’inizio del 2014 mentre negli anni precedenti la Cina aveva messo le mani sulla moda da uomo firmata Cerruti, sui prodotti in pelle di Desmo, sulle motociclette Benelli.

Nell'alimentare l’ultimo colpo risale al 2014 quando - sottolinea l'associazione degli imprenditori agricoli - c’è stata la vendita della maggioranza del Gruppo oleario toscano Salov, proprietario dei marchi Sagra e Filippo Berio da parte del Gruppo cinese Yimin, una sussidiaria del Gruppo Bright Food. La presenza cinese nell'agroalimentare in Italia - continua la Coldiretti - aveva fatto segnare un precedente nelle campagne toscane nel 2013 con l’acquisto da parte di un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong per la prima volta di un’azienda vitivinicola agricola nel Chianti, terra simbolo della Toscana per la produzione di vino: l’azienda agricola Casanova - La Ripintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero.

(Foto: oscar federico bodini CC BY-SA 2.0)
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