(Teleborsa) - L'economia dell'Eurozona si rafforza più del previsto a gennaio.
L'
indice finale Composito della Produzione elaborato da
IHS Markit è stato
rivisto al rialzo a 58,8 rispetto ai 58,6 della
stima flash rilasciata lo scorso 24 gennaio. Il dato,
superiore alle attese degli analisti che erano per una conferma, risulta in miglioramento anche rispetto a dicembre, quando l'indicatore si era attestato a 58,1, e
al top da giugno 2006.
Salgono dunque a 55 i mesi consecutivi in cui l’indice segna valori in espansione.
Rivisto al rialzo anche il PMI servizi, ora a 58 rispetto al 57,6 della stima preliminare e delle attese degli analisti. A dicembre l'indicatore si era attestato a 56,6.
Quanto alle principali economie della Zona Euro, da segnalare la revisione al ribasso del PMI Composito della
Francia (a 59,6 da 59,7 della stima flash) e quella al rialzo della
Germania (da 58,8 a 59). In Italia il PMI Composito dell'
Italia, a quota 59, si conferma invece al massimo di 139 mesi.
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Se a febbraio e marzo si manterrà questo tenore, il PMI indicherà una crescita del PIL del primo trimestre dell’1% circa su base trimestrale" ha commentato
Chris Williamson, capo economista presso
IHS Markit.
Secondo Williamson "I dati d’indagine indicano perciò che l’Eurozona ha iniziato il 2018 con un buon slancio di crescita, e la pressione dei prezzi sta in proporzione aumentando. Se nei prossimi mesi continueremo a vedere questi numeri straordinari, potremo aspettarci un approccio più aggressivo da parte dei responsabili delle politiche economiche".