(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dal dato definitivo sull'inflazione dell'Eurozona, che si conferma in avvicinamento, anche se a piccoli passi, al
target indicato dalla BCE (2%). Secondo l'Ufficio statistico europeo (
EUROSTAT), nel mese di novembre i prezzi al consumo sono saliti dell'1,5% su base tendenziale, come indicato nella stima flash di fine mese ed in linea con il consensus. Nel mese di ottobre, si era registrato allo stesso modo un incremento dell'1,5%. Su base mensile i prezzi al consumo salgono dello 0,1%, come a ottobre e stimato dagli analisti.
L'inflazione core (depurata dalle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco) evidenzia un decremento dello 0,9% su base annua, come nel mese precedente e in linea con il consensus, evidenziando su base mensile un calo dello 0,1%.
Nell'intera Unione Europea, l'inflazione sale dello 0,1% su base mensile, mentre su anno ha registrato un aumento dell'1,8% dopo il +1,7% di ottobre.
Nei giorni scorsi, il
Presidente della BCE, Mario Draghi, ha mostrato fiducia sulla possibilità che l'inflazione in UE andrà verso l'obiettivo fissato dall'Eurotower. "
Le notizie sulla crescita sono positive, stiamo andando nella direzione giusta", ha assicurato il banchiere durante la conferenza stampa seguita alla
decisione della banca centrale di lasciare invariati i tassi di interesse. Sulla base della nostra analisi economica "abbiamo deciso di mantenere i tassi invariati" e "
continueremo a mantenerli bassi ancora a lungo, anche oltre la fine degli acquisti delle attività (settembre 2018), o oltre se fosse necessario finché non vi sarà un aggiustamento durevole dell'inflazione al target fissato dalla BCE" - ha detto Draghi - confermando l'intenzione della BCE di "incrementare il programma di acquisti sia in termini di volume che di durata".