(Teleborsa) - La deflazione taglia le quotazioni al di sotto dei costi di produzione e
mette a rischio il futuro dell’agricoltura italiana. E' l'allarme lanciato da
Coldiretti in occasione dei dati diffusi oggi dall'
Istat sull’
inflazione italiana a febbraio.
I coltivatori diretti stimano un
crollo dei prezzi nelle campagne italiane, del
43% per cento per i pomodori, del 27% per il grano duro e fino al 30% per le arance rispetto all'anno scorso.
Anticipo dei calendari di maturazione, accavallamento dei raccolti, varietà tardive diventate precoci, con eccesso di offerta prima e crollo della disponibilità poi, sono questi - sottolinea la Coldiretti - solo alcuni degli
effetti dell’andamento climatico anomalo sulle verdure che subiscono anche la pressione delle importazioni, determinate dagli accordi agevolati stipulati dall’Unione Europea.
Ma a pesare sono
anche gli effetti dell’embargo Russo che ha azzerato le esportazioni verso il Paese di Putin.