(Teleborsa) - Sempre più critica la posizione della
Presidente del Brasile, Dilma Rousseff, che vede sempre più concreto il rischio di
apertura di una procedura di impeachment, votata dalla Camera con una maggioranza di 342 voti a favore.
La maggioranza che sostiene il governo ha ammesso la sconfitta ancor prima de termine della conta dei voti, ma ha promesso di dare
battaglia in Senato, anche se le possibilità di ribaltare la sentenza sono pari a zero.
La Rousseff, il cui mandato scadrebbe nel 2018, era stata presa di mira da tempo, dopo che il Brasile, un tempo fiorente, è caduto in
una profonda recessione. La gestione, giudicata "allegra" dall'opposizione, ha alimentato il malcontento popolare, sfociato poi nella
richiesta di un procedimento di impeachment per eccesso di spesa pubblica e violazione della legge di responsabilità fiscale.
Il ricorso contro l'impeachment presentato dall'avvocatura dello Stato
è stato bocciato dalla Suprema corte federale brasiliana, dando il via appunto all'iter parlamentare.