(Teleborsa) -
Ordinativi e fatturato all'industria in aumento, nel mese di aprile. Lo rivela l'
ISTAT che spiega come nell'industria si rileva un incremento sia per il fatturato (
+2,1%), sia per gli ordinativi (
+1%).
L’
aumento del fatturato è trainato dalla significativa crescita del mercato interno (
+3,1%), mentre si rileva una sostanziale stabilità di quello estero (
+0,2%).
La crescita degli ordinativi è sintesi di una flessione sul mercato interno (-3,9%) e di un deciso incremento su quello estero (+8,1%).
Dunque giungono segnali contrastanti dall'industria italiana, vista la decelerazione della richiesta di Made in Italy oltre i confini (+0,2%).
Anche gli ordinativi alle fabbriche italiane hanno mostrato una crescita rispetto a marzo (
+1%), ma in questo caso la debolezza deriva dal mercato interno che scende del 3,9% con un incremento invece di quello estero cresciuto dell'8,1%.
Nella
media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo del fatturato mostra una leggera flessione (
-0,2%) rispetto ai tre mesi precedenti (-0,3% per il fatturato interno e -0,1% per quello estero).
Al netto dell’energia si rileva un incremento dello 0,5%.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di aprile 2015), i
l fatturato totale registra in termini tendenziali una variazione positiva dello 0,1% (+0,1% sul mercato interno e -0,1% su quello estero).
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l’energia (+10%), i beni intermedi (+1,8%), i beni strumentali e i beni di consumo (+1,4% per entrambi).
L’indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 3%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell’energia.
Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nelle altre industrie manifatturiere (+9,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-20,2%).
Nel confronto con il mese di aprile 2015, l’
indice grezzo degli ordinativi segna un calo dell’11,3%. La flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-29,4%), dovuta al comparto degli altri mezzi di trasporto.