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Frenano ancora le richieste mutui e surroghe, ma cresce l'importo medio

Economia
Frenano ancora le richieste mutui e surroghe, ma cresce l'importo medio
(Teleborsa) - Nel mese di febbraio è proseguito, seppur con una intensità minore rispetto al primo mese dell’anno, il calo delle interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative alla richiesta di nuovi mutui e surroghe (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) da parte delle famiglie italiane.

Rispetto a febbraio 2017 si registra, infatti, un -6,9%, flessione ascrivibile al ridimensionamento delle richieste di surroga rispetto al corrispondente mese del 2017, quando ancora avevano un peso rilevante.

E' la fotografia scattata dal Barometro CRIF sulle richieste di mutui da parte delle famiglie italiane. Per quanto riguarda l’importo richiesto, a febbraio si conferma il trend di crescita (+1,3% rispetto al corrispondente mese del 2017), che porta il valore medio a 126.064 Euro, in linea con la media del 2017.

Durata dei mutui richiesti. Per quanto riguarda la distribuzione delle richieste di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, invece, le famiglie italiane confermano la preferenza per la classe compresa tra 16 e 20 anni (con il 25,4% del totale), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni (con il 22,7%, in crescita di 2,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2017). Da sottolineare il peso sempre più marginale delle richieste con durata inferiore ai 5 anni, nella quale si concentra una quota rilevante di pratiche di surroga (-1,5 punti percentuali rispetto alla rilevazione di un anno fa).

In merito all’età del richiedente, infine, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 34,5% del totale, seppur in calo di -1,2 punti percentuali rispetto al dato del 2017. Le altre classi rimangono pressoché stabili, eccetto la fascia compresa tra i 25 e i 34 anni che cresce di +1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a spiegare il 25,5% del totale.
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