(Teleborsa) -
I vertici delle aziende ritrovano un forte ottimismo per la crescita economica, compresi quelli italiani. I
l 57% dei manager a livello mondiale si dichiara fiducioso nella crescita dell’economia globale nei prossimi 12 mesi (quasi il doppio rispetto al 29% dello scorso anno), registrando l’incremento più elevato da quando PwC ha avviato nel 2012 l’analisi circa le attese sulla crescita globale.
Questo balzo della fiducia è confermato dagli amministratori delegati
italiani: il 59% ritiene che l’economia globale migliorerà nei prossimi 12 mesi, 23 punti percentuali in più rispetto al dato 2017 del 36%.
Secondo la
21esima Annual Global CEO Survey di PwC, analisi che fotografa il livello di fiducia nello sviluppo globale e del proprio business di circa 1.300 CEO in 85 paesi – tra cui 112 CEO italiani – , l'ottimismo nei confronti della crescita globale è inoltre più che raddoppiato negli
USA (59% dei partecipanti) dopo una fase di incertezza prima e dopo le elezioni (2017: 24%). Anche il
Brasile ha visto un aumento significativo (+38%) dei CEO nazionali che prevedono un miglioramento in tal senso (l’80% degli intervistati) e anche tra i paesi meno ottimisti, come il
Giappone (2018: 38% vs 11% del 2017) e il
Regno Unito (2018: 36% vs 17% del 2017), quest’anno la fiducia nella crescita globale è più che raddoppiata.
"L’ottimismo dei CEO nell'economia globale è dovuto alla forza degli indicatori economici. Un atteggiamento che non ci sorprende affatto, considerato il boom dei mercati azionari e la previsione che il PIL andrà a crescere in gran parte dei paesi più importanti al mondo” commenta
Bob Moritz, Presidente di PwC.
Nicola Anzivino, Partner di PwC, aggiunge: "Le società italiane stanno chiudendo un buon 2017 e i budget 2018 sono tutti a segno positivo, i CEO italiani sono particolarmente ottimisti sulla crescita internazionale delle loro aziende e gli investimenti in innovazione stanno portando i frutti desiderati. Molti stanno finalmente guardando all'estero anche per acquisizioni e dando vita a JV con partner strategici internazionali, oltre a valutare l’opportunità della quotazione in Borsa. Insomma, un contesto favorevole che finalmente premia il manifatturiero italiano e le società di servizi più innovative del nostro Paese".