(Teleborsa) - Decisamente allentate le tensioni degli investitori sul comparto bancario italiano ed europeo.
Nei giorni scorsi il settore era stato oggetto di pesanti vendite in scia ai
timori sullo stato di salute delle big bank, timori aumentati dopo alcune trimestrali particolarmente negative.
L'ultima banca ad alzare il velo sui conti è stata
Barclays. Ieri il colosso britannico ha
annunciato un raddoppio delle perdite e l'uscita dal business africano.
Molto male anche
Royal Bank of Scotland, che invece ha messo a segno l'
ottavo anno di perdite consecutivo e rimandato il ripristino del dividendo.
Non è andata meglio alla
Deutsche Bank, che è
uscita da un Annus Horribilis impegnandosi in una profonda e dolorosa ristrutturazione. Complessivamente
bene, invece, le big italiane.
Unicredit ha
chiuso il 2015 con utili sopra le attese,
BPM ha
aumentato il dividendo dopo il pieno di utili, il
Banco Popolare è
tornato in utile nell'esercizio da poco terminato.
In miglioramento anche
UBI Banca, la
BPER, il cui Consiglio di Amministrazione proprio oggi ha
confermato bilancio e dividendo e
MPS, tornata
in utile nel 2015.
A pesare sugli Istituti tricolori è soprattutto la
mole di crediti deteriorati che ha
spinto la Banca Centrale Europea ad accendere un faro.
Stamane il comparto bancario europeo è tra i
migliori benchmark di settore con un guadagno del 2,45% sul relativo DJ Stoxx.
Anche a Piazza Affari banche e titoli finanziari sono protagonisti, guidati da
Anima Holding e la Popolare di Milano.