(Teleborsa) - L'economia russa ha mostrato un alto grado di adattabilità alla
caduta dei prezzi del petrolio. A dichiararlo il ministro dello sviluppo economico,
Alexey Ulyukayev, ai deputati della Duma, spiegando che questo secondo shock petrolifero è completamente diverso dal primo, in quanto questa volta non si sta registrando una profonda svalutazione della divisa nazionale ed un aumento dell'inflazione.
Il ministro sembra essere ottimista per il futuro, stimando un crescita nel secondo trimestre non solo per la
produzione industriale, ma anche per il
PIL. Si parla di un +0,7% per il 2016 e di un +1,5-2,5% per il 2017. A gennaio, invece, la contrazione dell'economia Russa si aggirerà tra il 3-2,7%.
Permangono tuttavia rischi al ribasso per la debolezza della domanda, con le vendite al dettaglio in calo del 7% nei primi due mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il capo del Ministero dello sviluppo economico ha anche detto che il sistema bancario della federazione Russa si trova in una condizione stabile e ha un eccesso di liquidità.