(Teleborsa) - Da domani,
sabato 1° luglio, partono in tutta Italia i saldi estivi.
Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio,
ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo circa
230 euro per un
valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.
La
spesa pro capite è stimata invece attorno ai 100 euro.
Non mancano le polemiche sugli
esercenti che anticipano gli sconti: "Un giudizio sull'esito finale di questa stagione di saldi dovrà necessariamente tener conto delle intollerabili anticipazioni degli sconti lanciati in primo luogo dalle catene e dai potenti monomarca" ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio.
Tornando ai saldi, i
consigli per i consumatori sono quelli di sempre.
Innanzitutto il negoziante ha l
'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
La
possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
Per quanto riguarda la
prova dei capi non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante, ma è comunque bene acquistare dove è possibile provarli per evitare scelte sbagliate.
Quanto ai pagamenti, infine, le
carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.