(Teleborsa) - Dallo
scandalo del metanolo ad oggi, i consumi di vino degli italiani si sono praticamente dimezzati passando
dai 68 litri per persona all'anno del 1986 agli attuali 37 litri che rappresentano il
minimo storico dall'Unità d’Italia nel 1861. E’ quanto affermano la
Coldiretti e la
Fondazione Symbola sulla base del Dossier "Accadde domani. A 30 anni dal metanolo il vino e il made in Italy verso la qualità".
Il risultato, è che
la quantità di vino Made in Italy consumato all'interno dei confini nazionali è risultata addirittura inferiore a quella nel resto del mondo. In Italia si beve meno, ma si beve meglio con il vino che si è affermato nel tempo come l'espressione di uno
stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi in alternativa agli eccessi.
Il 73% dei consumatori di vino lo bevono in casa, prevalentemente durante i pasti,
apprezzando in otto casi su dieci più il vino rosso rispetto al bianco o alle bollicine che invece sono preferiti da chi lo consuma fuori casa per il 62%. Da una recente indagine dell’
Osservatorio vino emerge, inoltre, che cresceranno di oltre l'8% i consumi di vino al ristorante nei prossimi due anni, per lo più al bicchiere, dove avranno la meglio le etichette locali o regionali per il 94,5% dei consumatori.