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Mozione alla Camera su lavoratori coinvolti in crisi aziendali

Per reddito minimo come misura nazionale fondata sull’inclusione attiva

Politica
Mozione alla Camera su lavoratori coinvolti in crisi aziendali
(Teleborsa) - Proseguire nel rafforzamento degli strumenti di contrasto della povertà e del disagio sociale, a cominciare dal prossimo disegno di legge di bilancio, favorendo, per quanto di propria competenza, una rapida conclusione dell’iter parlamentare dell’esame del disegno di legge di delega che introduce il reddito minimo come misura nazionale fondata sull’inclusione attiva. Rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali nei settori e nei territori maggiormente colpiti dalla crisi economica e a potenziare, con adeguate risorse, gli interventi a favore delle politiche attive di ricollocamento e a favore dei centri per l’impiego, al fine di renderli sempre più efficaci nell’azione di sostegno ai disoccupati nella ricerca di occupazione. E' quanto chiede la Camera in una mozione al Governo premesso che "la crescita in Italia è tornata positiva nel 2014, ha accelerato nel 2015 e si sta rafforzando nel 2016: le revisioni al rialzo recentemente operate dall’Istat sui dati annuali del prodotto interno lordo 2014 e 2015 hanno determinato a consuntivo un’evoluzione dell’economia italiana più positiva di quanto rilevato, non solo in termini di prodotto ma ancor più in termini di occupazione (588.000 occupati in più ad agosto 2016 rispetto a febbraio 2014); il ritmo della ripresa, tuttavia, è rallentato dalla durezza della doppia e profonda recessione che ha caratterizzato il periodo 2009-2013 e ulteriori ostacoli sono rappresentati dal peggioramento delle prospettive di crescita a livello internazionale, che rispetto alle attese risultano modeste, diseguali e caratterizzate da significativi rischi al ribasso.

In particolare, l’Eurozona appare esposta al rischio di prolungata bassa crescita più di altre regioni nonostante le politiche monetarie non convenzionali e fortemente espansive messe in atto dalla Banca centrale europea". Il Governo in questi anni, per far fronte alla crisi e per arginare il rischio povertà che riguarda circa un terzo della popolazione, e che, ad eccezione del 2014, negli ultimi anni ha registrato una costante crescita, ha messo in campo una serie di provvedimenti volti al sostegno del reddito e dell’inclusione sociale delle fasce più deboli della popolazione, alla conciliazione dei tempi tra lavoro e famiglia, alla condivisione delle responsabilità genitoriali, al contrasto della povertà estrema in particolare di quella infantile. Leggi pag. 11 nel documento completo.
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