(Teleborsa) - Il 2015 è stato un anno nero per
Barclays, che ha
raddoppiato le perdite e preannunciato l'uscita dallo storico business in Africa. La banca britannica, che è sotto inchiesta delle autorità statunitensi sia per la questione delle irregolarità nella vendita di alcuni prodotti legati ai mutui sia per le dubbie pratiche di assunzione di personale in Asia, ha scontato anche dei
maxi accantonamenti per 1,45 miliardi.L'esercizio 2015 si è chiuso con un
rosso di 394 milioni di sterline, rispetto alla perdita netta di 174 milioni archiviata l'anno precedente, a causa di oneri per accantonamenti. I
ricavi sono cresciuti dell'1% a 25,5 miliardi.
Tagliata la cedola di 3 centesimi a 6,5 pence ad azione per il 2016 e 2017.
Barclays ha annunciato che
riorganizzerà le sue attività e cederà tutti i business non core, in particolare il controllo del 62% della sua divisione africana, con l'intento di deconsolidarla dal bilancio nell'arco dei prossimi 2-3 anni. Fra gli asset non core vengono aggiunto poi l'Egitto e lo Zimbabwe, oltre ad una serie di altre attività in Asia.
Le indicazioni negative arrivate dalla banca stanno influenzando molto negativamente il
titolo Barclays alla Borsa di Londra: al momento è il
peggiore del FTSE 100 con un calo di oltre il 10%.