(Teleborsa) - Nel 2015,
il PIL italiano è cresciuto dello 0,8% in linea con le aspettative, ma nel corso dell'anno, gli andamenti congiunturali si sono indeboliti. Ciò dà luogo a valutazioni contrastanti: da una parte, l’economia italiana sembra uscita dalla fase recessiva; dall'altra,
la ripresa, è ancora debole. A sostenerlo è la
Corte dei Conti nel rapporto 2016 sul coordinamento della finanza pubblica.
La magistratura contabile sottolinea inoltre che "
incertezze gravano pertanto sugli andamenti 2016", alimentate oltre che dal rallentamento degli scambi internazionali anche dalle "
turbolenze dei mercati finanziari", connesse al
rialzo dei tassi statunitensi e a diffusi "timori sul settore bancario in Europa".
Quanto alle
agevolazioni fiscali, i giudici contabili rilevano che sono cresciute di 59 miliardi in circa quattro anni, ricordando che l'Italia è "al secondo posto nella graduatoria internazionale sul livello di erosione del sistema fiscale". Nel 2011, l'importo delle agevolazioni era pari a 254 miliardi di euro e si confronta con i
313 miliardi del 2015.