(Teleborsa) - Le Borse europee scalano le marce a metà seduta, complice l'andamento nervoso dei futures USA.
A prevalere sono nuovamente i
timori per una guerra commerciale alla luce della
politica protezionistica del Presidente statunitense Donald Trump, pronto a nuovi dazi soprattutto a discapito della Cina.
Da rilevare inoltre l'
effetto scadenze tecniche sui derivati europei e statunitensi.
Vuota l'agenda macroeconomica del Vecchio Continente, fatta eccezione per i
prezzi al consumo francesi, rivisti al rialzo.
Dagli Stati Uniti arriveranno invece i sussidi alla disoccupazione, il Philly Fed, i prezzi import/export, l'Empire State e l'indice NAHB.
Da rilevare che potrebbe prevalere una certa cautela da qui a mercoledì prossimo, quando la Federal Reserve potrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi di interesse del 2018.
I
n focus il settore automobilistico dopo i
positivi numeri sulle immatricolazioni di auto in Unione Europea,
e quello bancario nel giorno in cui
la Banca Centrale Europea ha pubblicato l'Addendum sugli NPL, giudicato "soft" dagli operatori.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA lima lo 0,15% mentre tra le commodities l'
oro lascia sul parterre lo 0,31%, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) avanza a 61,35 dollari per barile. Oggi l'
AIE ha alzato le stime sulla domanda di oro nero.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota 143 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2%.
Nello scenario borsistico europeo nulla di fatto per
Francoforte, che passa di mano sulla parità. Incolore
Londra, che non registra variazioni significative rispetto alla seduta precedente, mentre
Parigi negozia con un +0,11%.
Sostanzialmente
stabile Piazza Affari, con il
FTSE MIB che si ferma a 22.461 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 24.743 punti. Senza direzione il
FTSE Italia Mid Cap (+0,18%); in frazionale progresso il
FTSE Italia Star (+0,27%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione si distingue
Telecom Italia con un progresso del 2,35%.
Elliott ha chiesto la sostituzione di 6 membri del CdA mentre secondo indiscrezioni
Vivendi sarebbe
propensa ad appoggiare la strategia che proporrà il fondo guidato da Paul Singer.
Andamento positivo per
Leonardo, che avanza di un discreto +1,68% nel giorno della
conference call sui risultati del 2017.
Ben comprate anche
Generali Assicurazioni, che
oggi ha annunciato un utile operativo record, e
STMicroelectronics.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Atlantia, che prosegue le contrattazioni con una discesa del 2,37%. Secondo gli analisti gli investitori sono
spaventati dalla complessità e dalla portata economica del deal per rilevare Abertis.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap vola
MARR (+4,53%)
all'indomani dei conti. Denaro anche su
Cairo Communication (+4,24%),
Maire Tecnimont (+2,86%) e
Salini Impregilo (+2,82%).
I più forti ribassi, invece, si verificano
Acea, che ieri ha
annunciato numeri in calo nel 2017.