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FS Italiane, Corradi: "Nel futuro delle Ferrovie più Europa e servizi per i passeggeri"

L'intervista all'ad e dg di Trenitalia in occasione della decima edizione dell'Expo Ferroviaria

Economia, Trasporti
FS Italiane, Corradi: "Nel futuro delle Ferrovie più Europa e servizi per i passeggeri"
(Teleborsa) - "Oggi siamo presenti in cinque Paesi europei, oltre all'Italia. In futuro con la nostra punta di diamante, il Frecciarossa 1000, omologato per più reti ferroviarie possiamo pensare a dei collegamenti che diventeranno la metropolitana d'Europa, dopo quella d'Italia avviata più di dieci anni fa. Realizzare un'Europa senza confini ferroviari significa progettare ogni investimento per essere più europei e guardare gli altri Paesi del Continente come il nostro mercato domestico. In questo processo non dobbiamo far mancare la nostra attenzione verso le esigenze dei passeggeri soprattutto dopo un periodo molto negativo che finalmente stiamo per superare". È quanto ha affermato Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, in occasione dell'inaugurazione della decima edizione di Expo Ferroviaria nei padiglioni 16 e 20 di Rho Fiera Milano.






Scoprire il futuro delle Ferrovie con un'attenzione particolare al passeggero. Questo, come ha sottolineato nel suo intervento di oggi in occasione dell'inaugurazione dell'Expo Ferroviaria, è l'obiettivo di questa manifestazione. Quali sono le sfide e le opportunità per il settore in questo momento?

"Veniamo da un periodo molto difficile. Con uno sguardo positivo io vedo tante opportunità. Le sfide, in qualche modo negative, le abbiamo lasciate alle spalle. Ora dobbiamo cercare di capire come cambiare e migliorare il servizio, come riportare più persone a prendere il treno. Questo è il nostro obiettivo e penso che questa fiera sia un'occasione unica: ci offre, innanzitutto, di nuovo la possibilità di incontrarci faccia a faccia – cosa che sicuramente accelera e migliora la comprensione e i rapporti –; e sull'altro fronte consente di fare innovazione insieme. Fino a qualche anno fa io ero 'dall'altra parte', costruivo i treni, oggi li gestiamo. Per tale ragione ritengo che una buona partnership tra chi è nella filiera di produzione e chi i treni li deve gestire. Penso che questa sia la risposta al futuro: mettiamo al centro il passeggero e troviamo servizi migliori".

Poche settimane fa ha fatto tappa a Roma il Connecting Europe Express. L'Anno europeo delle Ferrovie è stato anche al centro di un panel nella giornata inaugurale dell'Expo Ferroviaria. Quali sono ancora le criticità sul fronte dell'integrazione europea del trasporto ferroviario?

"Le attività del trasporto europeo vanno divise tra la parte merci e la parte passeggeri. Io logicamente guardo con più attenzione a quest'ultima. Su questo fronte ci sono ancora delle problematiche di tipo tecnico. Nonostante tutti gli sforzi fatti, una delle barriere ancora importanti è costituita dai sistemi di segnalamento sui quali si stanno facendo dei passi avanti enormi ma ancora, quando passiamo da uno Stato all'altro, abbiamo difficoltà ad avere una vera interoperabilità semplice con un sistema di segnalamento unico. Un'altra criticità riguarda le normative, l'omologazione dei treni: avere un treno omologato in diversi Stati è ancora un'impresa. Le normative sono chiare, cosa bisogna fare è chiaro ma i tempi sono molto lunghi".

In tale scenario quali i piani di sviluppo di Trenitalia in Europa?

"Trenitalia, al di là delle difficoltà che ho illustrato, sta investendo da anni in Europa e siamo ormai alle fasi finali per cui fra poco partiamo con un servizio interoperabile fra Italia e Francia: colleghiamo Milano e Parigi e Parigi e Lione con i Frecciarossa. L'idea è di dare un servizio all'Europa in più. Noi non vogliamo entrare in Francia per prendere una porzione del traffico francese ma puntiamo ad aumentare il numero di passeggeri a livello europeo. Lo stesso discorso vale per la Spagna dove stiamo lavorando per collegare l'anno prossimo Madrid con Barcellona e, in seguito, espanderci verso Valencia. Ritengo questo un primo passo importante per Trenitalia per guardare veramente all'Europa in termini di passeggeri".

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