(Teleborsa) -
Segnali di stabilizzazione giungono dall'economia cinese, ma a un ritmo di espansione che si rileva ancora una volta deludente, segno che la politica di Pechino adottata finora per rilanciare la crescita, non è stata sufficiente.
Nel primo trimestre dell'anno, la seconda economia al mondo ha registrato un
tasso di crescita del 6,7% su base annuale raggiungendo 2,4 miliardi di dollari,
centrando le stime degli analisti. Secondo i dati diffusi dall'ufficio statistico, l'economia cinese mostra tuttavia una
frenata rispetto al 6,8% dell'ultimo trimestre dello scorso anno, che era il livello più basso di crescita dall'inizio della crisi finanziaria globale.
Cresce più del previsto la produzione industriale, nel mese marzo, mettendo a segno un incremento del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. In questo caso il dato ha superato le attese di consensus che erano per un balzo dell'output del 5,9%.
Poco sopra le stime, invece, le
vendite al dettaglio, cresciute a marzo del 10,5% a fronte del +10,4% stimato dal mercato.