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PNRR, scaramucce maggioranza mettono a repentaglio target riforme

Economia
PNRR, scaramucce maggioranza mettono a repentaglio target riforme
(Teleborsa) - E' iniziato il conto alla rovescia per finalizzare le riforme previste dal PNRR pena la decadenza dei finanziamenti e delle sovvenzioni concesse dall'UE per la realizzazione delle opere pubbliche e le riforme stesse. Entro giugno si dovrà render conto a Bruxelles di quanto fatto, tempi tecnici permettendo, quindi chiudere entro maggio alcuni provvedimenti cruciali, come quello sulla concorrenza, che dovrebbe essere approvato entro oggi.



E mentre le ore passano, non si placano le tensioni all'interno della maggioranza, anzi i toni diventano di ora in ora più aspri. "Ormai il leader della Lega si comporta come rappresentante dell'opposizione. Anzi, è molto più opposizione lui rispetto ad altri che lo sono davvero", ha affermato il segretario del Pd Enrico Letta, aggiungendo "Salvini si sta prendendo la responsabilità, con questa sua azione distruttiva, di mettere in crisi e in difficoltà il governo e l'Italia". Immediata la replica del leader della Lega Matteo Salvini, che dichiara "il governo rischia per i capricci del Pd sullo ius soli e il ddl Zan, e del M5s che non vuole i valorizzatori" e aggiunge "se c'è qualcuno che rallenta l'operato del governo è lui. Con l'aggravante della guerra ad oltranza".

Fra le tematiche che dividono i partiti, da un lato Lega e Forza Italia, dall'altro, Pd e M5S, vi sono la delega fiscale ed il catasto, anche se è stato raggiunto già un accordo di massima sull'argomento. C'è poi la riforma della concorrenza e le gare per le concessioni balneari, con Lega re Forza Italia che propendono per un rinvio oltre il 2023 e indennizzi più corposi ai titolari di concessioni che vengono perse. E ancora, la Giustizia e la politica europea, con il dibattito sul Patto di stabilità e la futura politica economica.

Temi che determinano l'attuazione puntuale del PNRR e quindi "l'esistenza" del Governo Draghi, nato proprio con il presupposto di portare a compimento il Recovery Plan. E questo è quanto ha detto Draghi ai partiti di recente, strigliando quelli che compongono la maggioranza, ma anche il senso del monito arrivato ieri da Bruxelles.
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