(Teleborsa) -
Tutte in forte calo a metà giornata le principali Borse europee che insieme al listino milanese vanno dalla parte delle vendite. Mentre
Fitch ha confermato il giudizio sull'Italia, gli investitori rimangono in attesa dell'appuntamento clou della settimana: il primo meeting della
Federal Reserve presieduto da
Jerome Powell.
Sul fronte macro, l'indice destagionalizzato della
produzione industriale in Italia è sceso dell'1,9% mentre la produzione nel settore delle costruzioni dell'
Eurozona è calata nel mese di gennaio, così come scala le marce
la bilancia commerciale della Zona Euro.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,229. Sessione debole per l'
oro, che scambia con un calo dello 0,29%. Lieve calo del petrolio (
Light Sweet Crude Oil), che scende a 62,09 dollari per barile.
Tra le principali Borse europee vendite su
Francoforte, che registra un ribasso dello 0,75%. In calo
Londra che mostra un ribasso dell'1,31%. Seduta negativa per
Parigi che scivola dello 0,57%.
Prevale la cautela a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che continua la seduta con un leggero calo dello 0,31%. Sulla stessa linea, depressa il
FTSE Italia All-Share che scambia dello 0,28% sotto i livelli della vigilia.
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Italgas (+1,38%),
Mediaset (+0,49%),
UBI Banca (+0,88%) e
BPER (+0,81%). A dare linfa ai titoli bancari alcuni rumors di stampa che riportano che diversi banchieri ritengono che sia l'ora di una nuova fase di
aggregazioni tra le banche italiane, e un'aggregazione che crei un terzo grande gruppo, da scegliere tra UBI, Banco BPM e BPER è da molti vista come "la più lineare".
In calo Exor che continua la seduta con -1,34%.
Scivola Snam con uno svantaggio dello 0,87
Si muove sotto la parità Enel evidenziando un decremento dello 0,91%.
In calo
TIM che ha risposto alla
decisione Antitrust e alla sanzione che ritiene "del tutto infondata" e
annuncia ricorso al TAR.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Credito Valtellinese (+7,47%),
IGD (+2,63%),
Sias (+2,31%) e
Saras (+2,15%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Juventus, che prosegue le contrattazioni a -3,18%.
Affonda
Anima Holding, con un ribasso del 2,49%.
Acea mostra una flessione del 2,62%.
Venduta
CIR che soffre un decremento del 2,41%.