(Teleborsa) -
Ventenne, Abdel Malik P., schedato dalle autorità francesi come Adel Kermish. Sarebbe questo il profilo del secondo
attentatore della chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvay secondo i media francesi che citano fonti vicine all'inchiesta. Si attende ora la conferma del dna.
Una
strage di innocenti. Un martire, padre Jacques. L'Isis che non perdona e che va a colpire la quotidianità, esattamente nel cuore dell'Europa.
L'
irruzione, alle 9.45 del 26 luglio, di due uomini armati di coltello in una chiesa a Saint-Etienne-du Rouvray, in Normandia, rivendicata, poi, dall'Isis.
Uccisi dalle teste di cuoio i terroristi che avevano preso in ostaggio i fedeli e sgozzato il prete, padre Jacques Hamel, 84 anni, che stava celebrando la santa messa.
Gli assalitori erano nati nella cittadina. Sono entrati nella chiesa gridando Daesh, l'altro nome con cui è noto il movimento dello Stato Islamico.
L'attacco per mano dell'Isis era stato confermato anche dal presidente francese Francois Hollande che ha condannato "l'ignobile assalto" alla chiesa nei pressi di Rouen. Il Premier francese Manuel Valls ha commentato l'accaduto con un tweet, esprimendo "orrore di fronte al barbaro attacco nella chiesa di Seine-Maritime" e promettendo "faremo blocco".