Facebook Pixel
Milano 10:47
34.276,61 +0,02%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 10:48
8.095,09 +0,68%
Francoforte 10:48
18.001,75 -0,48%

Vitalizi, via libera al contributo di solidarietà, ma M5S insorge

Il testo prevede che gli ex deputati titolari di vitalizio versino un contributo progressivo per tre anni a partire dal 1 maggio. M5S aveva chiesto l'abolizione dell'assegno

Economia, Politica
Vitalizi, via libera al contributo di solidarietà, ma M5S insorge
(Teleborsa) - Bagarre alla Camera dopo che l'ufficio di presidenza di Montecitorio ha detto sì al contributo di solidarietà per tre anni a carico degli ex deputati titolari di vitalizio. Il testo prevede che gli ex deputati ancora titolari di vitalizio versino un contributo di solidarietà progressivo nei per i prossimi tre anni, a partire dal primo maggio. M5S aveva invece chiesto l'abolizione dell'assegno.

Il contributo sarà del 10% per i vitalizi tra i 70mila e gli 80mila euro, del 20% da 80mila a 90mila euro, del 30% da 90mila a 100 mila euro e del 40% per quelli superiori ai 100mila euro annui. Una proposta avanzata dal PD ma che è stata approvata all'unanimità dei componenti dell'ufficio di Presidenza. Il prelievo progressivo dovrebbe portare a un risparmio di 2,5 milioni all’anno per le casse della Camera

Sdegno e proteste si sono levate da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle, che non solo hanno interrotto più volte il Question Time a Montecitorio, ma che hanno provato anche a fare irruzione nell'ufficio dove si teneva la discussione. La proposta del M5S, infatti, intendeva parificare le pensioni parlamentari a quelle degli altri cittadini.

Dopo la decisione, Luigi di Maio, vicepresidente della Camera, nonché esponente di spicco del Movimento ha pubblicato un post su Facebook dove ha scritto: "I vitalizi rimangono intatti lì dove sono, nessuno li tocca, ma in maniera del tutto ipocrita si propone di prelevare 3mila euro in tre anni a uno che prende un vitalizio di più di 70mila euro all'anno!"

L'annosa questione degli stipendi e dei privilegi dei parlamentari è stata più volte dibattuta e divergenti sono le visioni tra uomo della strada e la politica. Secondo i cittadini un parlamentare italiano, escluse le spese di ufficio, dovrebbe guadagnare 2.894 euro. Secondo senatori e deputati lo stipendio dovrebbe essere quasi il doppio ossia di 5.574 euro. Questi i numeri di un sondaggio Quorum/You Trend fatto in collaborazione con l’Associazione italiana collaboratori parlamentari.








Condividi
```