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Fincantieri, conti 2020: calano i ricavi ma gli ordini sono confermati

Finanza
Fincantieri, conti 2020: calano i ricavi ma gli ordini sono confermati
(Teleborsa) - Fincantieri ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 5.191 milioni di euro, in calo dell'11% rispetto ai ricavi 2019 (5.849 milioni), pesantemente impattati dalla perdita di 3,2 milioni di ore di produzione (-20% rispetto alle previste) nei siti italiani del gruppo e dal differimento del valore della produzione di 1.055 milioni euro, secondo i conti approvati oggi dal CdA.

La società di cantieristica navale non ha però subito cancellazioni degli ordini e nell'ultimo trimestre ha proseguito nel programma produttivo rimodulato a seguito del fermo delle attività avvenuto nel primo semestre del 2020. L'EBITDA è stato di 314 milioni (320 milioni nel 2019) e l'EBITDA margin del 6,1%, escluse le attività passanti. Il risultato d'esercizio è negativo per euro 245 milioni (contro la perdita di 148 milioni nel 2019) al netto di oneri connessi al Covid-19 (196 milioni) e oneri su contenziosi per amianto (52 milioni).

"I risultati del quarto trimestre consolidano il miglioramento già registrato in quello precedente come testimoniato dall’acquisizione di nuovi ordini per 4,5 miliardi di euro, dalla conferma del carico di lavoro complessivo che supera i 35 miliardi e dalle 97 navi con consegne fino al 2029 - ha commentato l'amministratore delegato Giuseppe Bono - Possiamo quindi dirci molto soddisfatti della reazione del gruppo, che grazie ai solidi rapporti con i clienti ha potuto consegnare 7 navi da crociera e ha conseguito successi importantissimi nel militare, a partire dalla storica commessa per le fregate della US Navy".

L'indebitamento finanziario netto è di 1.062 milioni di euro (era di 736 milioni al 31 dicembre 2019), in miglioramento rispetto al terzo trimestre, e riflette l’evoluzione tipica del capitale circolante della costruzione di navi da crociera. "Tale dinamica è accentuata sia dallo slittamento di parte degli incassi di rate in corso di costruzione (per circa 450 milioni di euro), che rientra nella strategia di Fincantieri di supporto agli armatori per salvaguardare il carico di lavoro acquisito, sia dagli investimenti per aumentare l’efficienza, la capacità produttiva e la sicurezza dei cantieri del gruppo", sottolinea la società.

Gli ordini acquisiti nel corso del 2020 ammontano a euro 4.526 milioni (euro 8.692 milioni nel 2019), per 18 nuove navi e con un book-to-bill ratio (rapporto tra ordini acquisiti e ricavi sviluppati nel periodo) pari a 0,8 (1,5 nel 2019). Nel 2019 il gruppo aveva registrato un livello record di ordini acquisiti con 13 navi da crociera. Degli ordini complessivi, al lordo dei consolidamenti tra i settori, il settore Shipbuilding pesa per l’82% (93% nel 2019), il settore Offshore e Navi speciali pesa per l’11% (2% nel 2019) e il settore Sistemi, Componenti e Servizi pesa per il 14% (10% nel 2019); il 7% degli ordini è infragruppo.

"Di pari passo con i progressi attesi dal mondo scientifico in tema di cure e vaccinazioni, ci aspettiamo per l’anno in corso una crescita di oltre il 25%, garantita dall’elevato numero di ordini in portafoglio e un ritorno all’utile con il miglioramento della marginalità", ha aggiunto Bono.
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