(Teleborsa) - In una dichiarazione congiunta l'
Eurogruppo ha ribadito che "finché prevarrà l'emergenza sanitaria acuta, restano necessarie ampie
misure fiscali a tutela dei cittadini e delle imprese". Si tratta di uno nove punti di cui si compone il
documento pubblicato a seguito della riunione tenutasi oggi tra i Paesi dell'
Eurozona sull'impatto causato dalla
pandemia su vari settori dell'economia nella zona euro e dei possibili cambiamenti strutturali che può aver innescato.
Anche la politica fiscale – si legge nel documento – "dovrebbe rimanere agile e adattarsi efficacemente all'evolversi della situazione sanitaria ed economica". Solo in un secondo momento, "una volta migliorata la situazione sanitaria e allentate le restrizioni", l'Eurogruppo ritiene che tali misure "dovrebbero gradualmente spostarsi verso azioni più mirate per promuovere una
ripresa resiliente e
sostenibile".
Nel documento si riconosce il ruolo dell'attivazione della
clausola di salvaguardia del Patto di Stabilità e del
Temporary Framework per gli
aiuti di Stato nel consentire ai governi nazionali "di mettere in atto un livello di sostegno fiscale di ampio respiro nel 2020, stimato intorno all'8% del PIL, oltre a schemi di liquidità di circa il 19% del PIL nell'area dell'euro". Una risposta, si sottolinea, di molto superiore a quella messa in campo durante la Grande Crisi Finanziaria. I Paesi dell'Eurozona hanno inoltre definito "indispensabili" le decisioni di politica economica e le indicazioni della
Banca Centrale Europea.
Nonostante il via della
campagna vaccinale e le ultime previsioni della Commissione europea che si siano dimostrate leggermente migliori di quelle prospettate lo scorso autunno, "le
prospettive rimangono offuscate dall'
incertezza e la ripresa dovrebbe essere disomogenea tra paesi, regioni e settori". Proprio in merito alla ripresa, l'Eurogruppo ha ribadito l'importanza del
Recovery and Resilience Facility (RRF) e delle altre componenti di
Next Generation EU "che faciliteranno una posizione di bilancio favorevole in tutta l'area dell'euro". In particolare, nel documento si legge che "lo stimolo fiscale aggiuntivo dell'RRF sarà particolarmente importante per quegli Stati membri dell'area dell'euro in cui il finanziamento dell'RRF è considerevole rispetto al loro PIL o agli investimenti pubblici totali. A tale riguardo, l'attuazione tempestiva dell'RRF rimane della massima priorità".
L'Eurogruppo ha sottolineato, infine, che "una volta che la ripresa sarà saldamente avviata, gli Stati membri della zona euro dovrebbero far fronte all'aumento dei livelli del
debito pubblico attuando strategie di bilancio sostenibili a medio termine, ponendo l'accento sul miglioramento della qualità delle finanze pubbliche, sull'aumento dei livelli di investimento e sul sostegno alle
transizioni verdi e
digitali". Il suggerimento che arriva agli Stati membri è inoltre quello di concentrarsi su
riforme in grado di promuovere gli investimenti privati ??e di aumentare la capacità produttiva della zona euro.