Facebook Pixel
Milano 28-mar
34.750,35 0,00%
Nasdaq 28-mar
18.254,69 0,00%
Dow Jones 28-mar
39.807,37 +0,12%
Londra 28-mar
7.952,62 0,00%
Francoforte 28-mar
18.492,49 0,00%

Dieselgate, Volkswagen pone dure condizioni al confronto con i consumatori: le associazioni disertano l'incontro

Economia
Dieselgate, Volkswagen pone dure condizioni al confronto con i consumatori: le associazioni disertano l'incontro
(Teleborsa) - Si complicano i rapporti tra Volkswagen Group Italia e le associazioni di consumatori facenti parte del CNCU, che avevano chiesto un ulteriore incontro con l'amministratore delegato e direttore generale, Massimo Nordio, per valutare la possibilità di un accordo quadro transattivo a favore di tutti gli automobilisti italiani vittime del cosiddetto Dieselgate, dopo un primo incontro già avvenuto nella sede del CNCU il 21 gennaio.



A seguito di alcune "nuove condizioni, inaccettabili ed assurde, per prendere parte all'incontro", imposte dalla casa automobilistica, l'Unione Nazionale Consumatori con Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Codacons e Movimento Consumatori hanno rifiutato di partecipare all'incontro capestro previsto per questa mattina, non accettando diktat che costituirebbero una resa rispetto ai doveri deontologici e statutari di un'associazione di consumatori, oltre che una violazione degli obblighi che derivano dal Codice del consumo, a cominciare da quello di dover tutelare gli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti.

Un papiro di 3 pagine, infatti, è giunto alle associazioni di consumatori, obbligate a sottoscriverlo come precondizione per la partecipazione. Un impegno di confidenzialità e riservatezza che vincola al silenzio le associazioni di consumatori per ben 3 anni, "indipendentemente dall'eventuale cessazione per qualsiasi ragione del dialogo con VWGI", per tutte le informazioni che dovessero emergere nel corso dell'audizione. Un divieto a "utilizzare quanto esposto, presentato e comunque appreso in quella sede" che non ha come limite nemmeno la tutela del consumatore. Alle associazioni è vietato utilizzare le informazioni anche "in relazione ad azioni giudiziali o per comunicazioni in qualunque modo espresse ad Autorità di regolamentazione o della concorrenza nazionali, estere o sovranazionali o aventi a qualunque titolo competenza per i profili connessi alla tematica delle c.d. presunte alterazioni dei dati sulle emissioni inquinanti".

Ma la condizione più assurda è che, persino a fronte di un provvedimento della pubblica autorità che ordina all'associazione di fornire le informazioni, l'associazione è obbligata ad informare per iscritto la Volkswagen "in modo tale da consentire a VWGI di adottare appropriate misure precauzionali". In ogni caso la rivelazione dovrà essere limitata al minimo richiesto dalla normativa applicabile affinché si possa essere ritenuti adempienti agli obblighi imposti dalla medesima". Come dire, una sorta di richiesta di complicità anche a fronte di eventuali misfatti che dovessero emergere nel corso dell'audizione o in future inchieste giudiziarie.
Condividi
```