(Teleborsa) -
Bilancio debole a fine mattinata per le principali borse europee, mentre la borsa di Milano riesce a schivare le vendite ed a scambiare sulla linea di parità. L'attenzione degli operatori resta concentrata sui possibili sviluppi sul fronte
Grecia, ma anche su alcuni dati macro. Ieri
la BCE ha confermato il pieno sostegno all'economia di Eurolandia, ma ha avvertito i governi dei paesi membri che senza le riforme strutturali l'economia dell'Eurozona non raggiungerà il proprio potenziale.
Restando in tema di banche centrali, la politica monetaria di sostegno all'economia è stata confermata anche dalla
Bank of Japan che ha anche riconosciuto un lieve miglioramento dello scenario economico.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,119. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.212,8 dollari l'oncia. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 60,19 dollari per barile, mentre si avvicina la data del 5 giugno, giorno del
meeting dell'OPEC a Vienna.
Migliora lo
Spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a 122 punti base, con un calo di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,82%.
Tra i listini europei, sotto tono
Francoforte, con un -0,41%; sostanzialmente tonico
Londra, che registra una plusvalenza dello 0,42%, mentre
Parigi è stabile, riportando un -0,17%. A
Milano, il
FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 23.744 punti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, incandescente
Banca Mps, che vanta un incisivo incremento del 5,38%, il giorno dopo che
il Cda ha fissato il prezzo dell'aumento di capitale che partirà lunedì prossimo 25 maggio. Tra le altre banche, buoni spunti su
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra un ampio vantaggio dell'1,53%. Moderato rialzo per
Mediobanca, che avanza dello 0,70%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Azimut, a -2,12%. Sotto pressione anche
Mediolanum, che accusa un calo dell'1,69%.
Debole
Exor -0,25% che ha dato un
ultimatum a PartnerRe sulla sua offerta.
Sul listino completo, sotto pressione
Seat -8,5% dopo che ha raggiunto un
accordo per un'integrazione con Italiaonline, che comporterà un'offerta pubblica obbligatoria sulla stessa Seat a 0,0039 centesimi per azione.