(Teleborsa) - Gli
impianti sciistici nelle
Regioni gialle a partire dal
15 febbraio potranno riaprire al pubblico le loro piste. È quanto riporta un'indiscrezione dell'Ansa in merito ad una riunione del
Comitato tecnico-scientifico che esaminava il protocollo messo a punto dalla Regioni lo scorso 28 gennaio.
Da quanto è emerso sarebbe invece stata bocciata l'ipotesi di un'apertura anche in zona arancione con una
capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l'utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.
"Ora va tolto il divieto di circolazione tra le Regioni, abbiamo bisogno di sapere che si possa venire in montagna – ha dichiarato il presidente dell'Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef),
Valeria Ghezzi, commentando la notizia – Non voglio pensare che le imprese interrompano la cassa integrazione per i dipendenti e poi venerdì prossimo ci dicano che non tolgono il divieto di spostamento. Abbiamo già subito tantissimi danni e decine di aziende sono in crisi di liquidità".
Nel frattempo, sono 13.659 i casi
Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con
270.142 tamponi totali (ieri 279.307), di cui 151.367 molecolari (ieri 157.931) e 118.775 test rapidi (ieri 121.376). Sale leggermente il
rapporto positivi/tamponi a
5,05% (ieri 4,72%).
Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono quasi
2,6 milioni.
Sono
422 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale di vittime sopra
90mila da inizio pandemia. Sale leggermente il numero di pazienti ricoverati in
terapia intensiva (oggi sono 6 in più, 2.151 totali), cala invece quello degli
ospedalizzati con sintomi, 328 in meno rispetto a ieri (sono 19.743 in totale).
La Regione con più nuovi casi è la
Lombardia (1.746), seguita da
Campania (1.544),
Emilia Romagna (1.192),
Lazio (1.174),
Puglia (975),
Veneto (896),
Piemonte (807) e
Sicilia (789).