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BCE, Costancio frena su un imminente cambio di politica monetaria

Economia
BCE, Costancio frena su un imminente cambio di politica monetaria
(Teleborsa) - Vitor Constancio frena su un eventuale imminente stretta monetaria in Eurozona.

"Vediamo il bisogno di un graduale aggiustamento della nostra forward guidance in tutti i suoi aspetti se l'economia continua a crescere e l'inflazione a convergere verso il nostro obiettivo. Ciò non vuol dire che i cambiamenti saranno immediati" ha dichiarato il vice Presidente della Banca Centrale Europea in una intervista a La Repubblica, aggiungendo che l'Istituto centrale non sta cambiando la propria traiettoria di politica monetaria.

Ad alimentare le voci su una non lontana stretta i Verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria nei quali l'Eurotower ha messo in luce la necessità di mutare il proprio linguaggio adattandolo al migliorato contesto economico.

Secondo Constancio modificare alcuni aspetti della comunicazione "non vuol dire che la politica monetaria non continuerà ad essere molto accomodante ancora per molto tempo. Non vediamo rischi di inflazione. Non dovremmo soffocare la crescita troppo presto".

Quanto al destino del piano di acquisti di titoli oltre la scadenza di settembre "pochi mesi in più o in meno non fanno molta differenza. Mi limiterei a dire che nella successiva parte del programma dovremo procedere con cautela, cioè, gradualmente".

Il banchiere centrale non vede "per un bel po' di tempo" rischi di balzi dell'inflazione nell'area euro, proprio oggi confermata in rallentamento a fine 2017. Semmai, guardando ai recenti rafforzamenti dell'euro "la mia preoccupazione riguarda movimenti improvvisi che non riflettono i cambiamenti nei fondamentali".

Più in generale "i rischi per l'economia globale discendono soprattutto dalla possibile inversione dei premi per il rischio nei mercati dei bond. Una caduta dei prezzi e un aumento dei rendimenti, se improvviso e disordinato, potrebbe essere un pericolo - ha avvertito -. Speriamo che l'aggiustamento a una maggiore crescita e a un'inflazione più alta, in prospettiva, sia graduale".
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