(Teleborsa) - Il debole dato diffuso oggi sul mercato del lavoro statunitense
smorza le speculazioni su un intervento della Federal Reserve sui tassi di interesse, durante la riunione di politica monetaria, in calendario il prossimo giugno.
Le aziende statunitensi, hanno creato meno posti di lavoro, segno di una generale
sfiducia nei confronti dell'andamento dell'economia. Ma la crescita dei salari è stata più del previsto.
Il
Job Report, il consueto rapporto mensile sul mercato del lavoro americano,
in grado di orientare le future mosse della Federal Reserve sui tassi d'interesse, ha mostrato oggi una
crescita inferiore al previsto degli occupati statunitensi. Sono stati creati 160 mila posti di lavoro, una cifra nettamente minore alle 200 mila unità registrate nei mesi precedenti.
Il tasso di disoccupazione è rimasto, invece, fermo al 5%.
L'indicazione di oggi era quasi attesa, visti i segnali di rallentamento giunti nei giorni scorsi. Il quadro delineato dal
rapporto ADP aveva, infatti, mostrato una crescita inferiore al previsto dell'occupazione nel settore agricolo, mentre
i licenziamenti sono tornati a lievitare e, il numero di americani che fa
domanda di sussidio alla disoccupazione ha continuato a crescere.
Altro dato preoccupante è l'
aumento delle persone che hanno abbandonato la ricerca di un’occupazione e, il
tasso di partecipazione è sceso per la prima volta in sette mesi.