Facebook Pixel
Milano 17:35
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 22:00
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 22:02
37.986,4 +0,56%
Londra 17:35
7.895,85 +0,24%
Francoforte 17:35
17.737,36 -0,56%

Banco BPM esercita opzione acquisto da Cattolica 65% jv bancassicurazione

Finanza
Banco BPM esercita opzione acquisto da Cattolica 65% jv bancassicurazione
(Teleborsa) - Banco BPM rende noto di aver comunicato a Cattolica Assicurazioni l’avvenuto esercizio dell’opzione di acquisto della quota del 65% detenuta da Cattolica nel capitale delle joint venture Vera Vita (che detiene il 100% della compagnia assicurativa irlandese Vera Financial DAC) e Vera Assicurazioni (che detiene il 100% di Vera Protezione).

L'esercizio dell'opzione - sèpiega Banco BPM - ha a che fare con l’operazione tra Assicurazioni Generali e Cattolica, annunciata al mercato il 25 giugno scorso, che ha determinato un cambio di controllo su Cattolica e pertanto giustifica da parte di BPM l'esercizio dell’opzione di acquisto della quota detenuta da Cattolica nel capitale delle joint venture. Nella propria comunicazione Banco BPM ha anche precisato, formulando ogni riserva al riguardo, di non aver avuto accesso, nonostante ripetute richieste formulate a Cattolica, alla documentazione relativa all’ingresso di Assicurazioni Generali nel capitale di Cattolica ed ai connessi accordi industriali avendo peraltro Cattolica sin qui contestato, nella corrispondenza intercorsa, che si sia verificato un cambio di controllo.

Il diritto ad acquistare le partecipazioni pari al 65% del capitale detenute da Cattolica nelle joint venture è stato attribuito a Banco BPM da Cattolica nell’ambito del patto parasociale sottoscritto a marzo del 2018, che concerte anche eventuali cambi di controllo della compagnia.
Il Patto prevede che l’acquisto della quota del 65% delle joint venture avvenga ai c.d. "own funds" (escluse le passività subordinate) ed è quindi stato calcolato dalla Banca in 335,7 milioni euro circa (sulla base del dato disponibile al 30 giugno 2020).

Gli impatti a breve sul capitale derivanti dall’acquisto delle suddette partecipazioni sono alternativamente stimati in 5 bps ovvero 60 bps, a
seconda che sia o meno autorizzata l’applicazione del c.d. Danish Compromise, e sarebbero pienamente sostenibili tenuto conto sia dell’attuale elevato ammontare del CET 1 della Banca sia delle possibili opzioni di valorizzazione della partecipazione.
Condividi
```