Facebook Pixel
Milano 17-apr
33.632,71 0,00%
Nasdaq 17-apr
17.493,62 -1,24%
Dow Jones 17-apr
37.753,31 -0,12%
Londra 17-apr
7.847,99 0,00%
Francoforte 17-apr
17.770,02 0,00%

Riaperture, Confesercenti: flop del "solo all'aperto" per bar e ristoranti

Economia
Riaperture, Confesercenti: flop del "solo all'aperto" per bar e ristoranti
(Teleborsa) - "Le cene all’aperto non bastano. Tra divieto di consumo all’interno e coprifuoco alle 22, la cosiddetta riapertura dei pubblici esercizi è stata un flop: a 20 giorni dalla ‘ripartenza’ del settore, il 62% delle attività segnala di non avere recuperato fatturato rispetto alle settimane precedenti". È quanto è emerso da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti su un campione composto da oltre mille imprenditori della somministrazione.

A vedere risalire un po’ le vendite, per ora, è solo il 38% delle attività, percentuale che coincide con la quota di imprese che avevano già allestito uno spazio esterno da destinare al consumo: un’ulteriore 30% lo sta allestendo ora. Ma anche chi è riuscito a organizzarsi non ha registrato alcun boom: due terzi delle imprese registrano recuperi del fatturato inferiori al 30%. Lo scoglio più difficile da superare, suggeriscono le imprese, è il divieto di consumo dentro i locali: sebbene l’85% dei comuni abbia messo a disposizione tariffe calmierate o spazi gratuiti per il consumo fuori dagli esercizi, il 32% delle attività non ha la possibilità di allestirne. Ma pesa anche il coprifuoco, indicato come la restrizione più dannosa da 1 imprenditore su 4.

“Il migliore indennizzo possibile è tornare a lavorare. Purtroppo, dalle risposte degli imprenditori, il principio del ‘solo all’aperto’, applicato alle imprese della ristorazione, ai pub ed ai bar sembrerebbe stato un flop – ha spiegato Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti – Il divieto di consumo all’interno esclude infatti oltre il 60% delle imprese, nonostante l’ottima disponibilità mostrata dai comuni: le nostre città – e in particolare i centri storici – non offrono spesso spazi adeguati. Allo stesso tempo, il coprifuoco alle 22 taglia le gambe alle vendite di chi invece è riuscito a riorganizzarsi per ripartire. Le imprese del settore, dunque, aspettano ancora una ripartenza vera: un dato di cui bisognerà tenere conto oggi nella cabina di regia e nel prossimo Dl Sostegni Bis”.
Condividi
```