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Nord Stream, Berlino: "Tubi gasdotti 1 e 2 forse inutilizzabili per sempre"

Gas chiude in rialzo: ad Amsterdam i Ttf registrano un prezzo di 207 euro segnando un +11,3% dopo un massimo di giornata a 210 euro

Economia, Energia
Nord Stream, Berlino: "Tubi gasdotti 1 e 2 forse inutilizzabili per sempre"
(Teleborsa) - I tre tubi dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, danneggiati probabilmente da un attacco, potrebbero anche risultare inutilizzabili per sempre. Questo il rischio paventato dai servizi di sicurezza in Germania. Secondo fonti di governo citate dal tedesco Tagesspiegel, se i tubi non verranno riparati subito, l'acqua salata potrà corrodere il materiale di cui sono fatti. Un'ipotesi che alimenta le tensioni facendo volare il prezzo del gas. Ad Amsterdam i Ttf registrano un prezzo di 207 euro segnando un +11,3% dopo un massimo di giornata a 210 euro.

Mentre si cerca di far luce sulla natura dell'attacco, la Russia accusa gli Stati Uniti. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha invitato il presidente americano Joe Biden a "chiarire se vi siano gli Usa dietro gli incidenti avvenuti al Nord Stream". Alla base delle accuse il video di una conferenza stampa tenuta da Biden prima dell'inizio dell'operazione militare russa in Ucraina in cui il presidente Usa dice: "Se la Russia invaderà l'Ucraina non ci sarà più un Nord Stream 2. Vi metteremo fine. Assicuro che saremo in grado di farlo". "Joe Biden – scrive la portavoce del ministero degli Esteri russo – è obbligato a rispondere alla domanda se gli Stati Uniti d'America hanno realizzato la loro minaccia il 25 e 26 settembre 2022". In tale scenario la Procura generale della Federazione Russa ha avviato un'inchiesta per terrorismo internazionale dopo i danni ai gasdotti Nord Stream e – secondo quanto riferisce l'agenzia Novosti citando il ministero degli Esteri – Mosca intende chiedere una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sui danni subiti dal Nord Stream e Nord Stream 2. La Russia si è anche detta pronta a considerare le richieste per un'indagine congiunta sulle cause dell'incidente al Nord Stream se arriveranno dai Paesi europei. "Se ci sono appelli, li prenderemo in considerazione. Per quanto ne so, – ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko – non ce ne sono stati". Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito le emergenze sui gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 un grosso problema per la Russia. "Entrambe le linee di Nord Stream 2 – sostiene Peskov – sono piene di gas, l'intero sistema è pronto a pompare gas, e questo gas è molto costoso e ora questo gas sta sfuggendo nell'aria".

Gli Usa respingono fermamente le accuse. "Ridicolo insinuare che gli Usa potrebbero essere i responsabili degli incidenti al Nord Stream" ha detto un alto dirigente della Casa Bianca, rispondendo a Mosca.



La Svezia – come ha annunciato la premier svedese Magdalena Anderson in una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri Ann Linde – ha deciso di affidare ai servizi segreti l'indagine per il sospetto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. "Tutti sono interessati in quel che sta succedendo ed – ha detto Linde – hanno espresso la loro solidarietà e preoccupazione. Hanno offerto supporto pratico se ne avessimo bisogno per fare analisi e capire cosa è successo. Insieme alla Danimarca, condivideremo le nostre informazioni su quanto avvenuto con i membri del consiglio di sicurezza in modo da avere una discussione basata sui fatti".

Dopo il suo incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il ministro della Difesa danese Morten Bodskov ha riferito che "c'è molto gas in uscita, l'esplosione è molto grande, e quindi ci vorrà del tempo, una settimana o due prima che le perdite possano essere indagate scendendo in profondità. Non è un incidente, è stato pianificato, – ha aggiunto – e stiamo parlando di esplosioni molto grandi. La Russia ha una presenza militare significativa nella regione del Mar Baltico e ci aspettiamo che continui a lanciare sciabolate".

Dura la condanna dell'Europa. "Ogni deliberata interruzione delle forniture energetiche europee è inaccettabile e troverà una risposta robusta e unita – ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis –. Gli incidenti avvenuto ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 non sono una coincidenza. Tutte le informazioni disponibili indicano che si è trattato di atti deliberati. La Commissione è in contatto con gli stati membri e sosteniamo le indagini per far piena chiarezza e valutare come aumentare la resilienza delle nostre forniture energetiche".

"Tutto è in atto per identificare l'origine dell'esplosione sul gasdotto Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Dobbiamo andare a fondo di questa indagine prima di pronunciarci in modo molto chiaro sull'origine e le responsabilità – ha affermato il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders –. Venerdì ci sarà la riunione del Consiglio Ue Energia ed il dibattito evidentemente sarà anche su questo. Le indagini sono in corso. Per fortuna abbiamo già rafforzato le misure per le infrastrutture critiche e la nuova regolamentazione concordata prima dell'estate verrà ora attuata. Sono elementi che dovranno essere esaminati alla luce degli eventi che sono avvenuti".

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