(Teleborsa) -
I nuovi segnali di indebolimento del petrolio minacciano l'umore positivo delle Borse europee.
Dopo una prima parte di giornata in buon rialzo grazie dal
rally di Wall Street e dell'
azionario asiatico sia Piazza Affari che gli altri principali eurolistini sono scesi dai massimi toccati nel corso della mattinata grazie all'
allentamento dei timori per una marcata frenata della ripresa globale dovuto a sua volta ai
buoni dati giunti dagli Stati Uniti che confermano la forza trainante della prima economia al mondo.
Di grande aiuto anche l'
ultimo intervento della Banca Centrale cinese che, con l'ennesimo taglio dei requisiti di riserva delle banche operato lunedì, ha confermato l'impegno di Pechino di risollevare le sorti del Dragone.
A peggiorare il sentiment l'accelerazione al ribasso del greggio dopo i numeri sulle scorte fornite dall'American Petroleum Institute - balzate ben oltre le attese - e in vista di quelli in arrivo oggi pomeriggio.
Scarna l'agenda macroeconomica dell'Eurozona, dove i
prezzi alla produzione hanno segnato un nuovo calo. In focus ora gli occupati
ADP in USA, ottimo anticipatore del più ampio Job Report di venerdì, e il
Beige Book, la panoramica sullo stato di salute dei 12 Distretti in cui opera la Federal Reserve che sarà pubblicato questa sera.
Sul valutario, stabile su 1,08 l'
Euro / Dollaro USA, mentre tra le commodities l'
oro si riporta sui valori della vigilia a 1.230 dollari l'oncia, il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) cede l'1,91% attestandosi a 33,75 dollari per barile.
Fermo a 122 punti base lo
Spread, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,40%.
Tra le principali Borse europee,
Francoforte viaggia poco sopra la parità con un +0,12%. Limature per
Londra -0,32%, mentre
Parigi è piatta.
Milano resiste meglio, anche se il
FTSE MIB ha ridotto la corsa ad un +0,72%.
Tra i
best performers di Piazza Affari, si distingue
Banca Mps su ricoperture dopo i recenti cali, in un
comparto bancario decisamente più "rilassato" anche in Europa.
Forti acquisti anche su
Anima Holding,
Banco Popolare e
Banca Popolare di Milano, tutti con rialzi superiori ai 4 punti percentuale.
Ancora acquisti su
Campari che continua a beneficiare dei
conti annunciati ieri, mentre
Fiat Chrysler Automobiles festeggia i
dati sulle immatricolazioni di auto in Europa.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Luxottica, con il mercato che non sembra aver gradito il
bilancio diffuso ieri sera a Borsa chiusa.
I protagonisti della giornata sono però
RCS e, soprattutto,
L'Espresso, che sta guadagnando il 9%. Secondo rumors ItEdi - società partecipata per il 77% da FCA e per il restante 23% da Ital Press Holding di Claudio Perrone - che controlla La Stampa e Il Secolo XIX, potrebbe essere incorporata nel Gruppo Espresso della
Cir di Carlo De Benedetti, che controlla Repubblica, Espresso ed altre testate locali.
Sembra inoltre che FCA sia intenzionata ad uscire da RCS.
L'Espresso, in una nota diffusa da poco, ha fatto sapere che
fornirà comunicazioni in merito ai rumors questa sera a Borsa chiusa.