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Bankitalia conferma un'accelerazione del PIL nel terzo trimestre

Nel Bollettino economico la Banca Centrale italiana ha inoltre indicato come "possibile" una riduzione dello 0,4% del rapporto tra debito e PIL

Economia
Bankitalia conferma un'accelerazione del PIL nel terzo trimestre
(Teleborsa) - L'economia italiana ha accelerato il passo nel terzo trimestre. Lo afferma la Banca d'Italia nel consueto Bollettino economico dove il PIL relativo al periodo luglio-settembre viene indicato in espansione dello 0,5% sui tre mesi precedenti, "segnando una accelerazione rispetto ai mesi primaverili".



"Secondo nostre stime basate sull’andamento favorevole di molti indicatori (quali la produzione industriale, il traffico commerciale e i consumi elettrici) e sulle informazioni tratte dai sondaggi, nei mesi estivi sarebbe proseguita la crescita dell’economia italiana: il PIL sarebbe aumentato a un ritmo superiore a quello del secondo trimestre e in linea con la tendenza di fondo emersa dalla fine dello scorso anno. La crescita appare diffusa: vi avrebbe contribuito l’incremento del valore aggiunto sia nei servizi sia nell’industria in senso stretto", si legge nel rapporto.

Nell'anno in corso la crescita potrebbe essere invece leggermente superiore all'1,4% prefigurato nel precedente quadro di previsione.

Tornando al terzo trimestre, a far da traino è stata la produzione industriale, che ha registrato un deciso rialzo, di quasi due punti percentuali, grazie soprattutto alla domanda interna. "Una crescita dei consumi nel terzo trimestre, a un ritmo lievemente superiore rispetto a quello del periodo precedente, è indicata dal clima di fiducia delle famiglie e dalle immatricolazioni di autoveicoli", spiegano da Via Nazionale.

Notizie positive anche dal fronte occupazionale: "secondo le indicazioni congiunturali più recenti, l’incremento dell’occupazione registrato nel secondo trimestre è proseguito nei mesi estivi. Il numero degli occupati è tornato su livelli prossimi a quelli precedenti l’avvio della crisi globale; le ore lavorate sono però oltre il 5% al di sotto del livello pre-crisi, segnalando un sottoutilizzo ancora ampio del fattore lavoro", lamenta l'Istituto.

Nota "stonata" è anche l'inflazione al consumo, che rimane debole. Inoltre i sondaggi di Bankitalia segnalano che famiglie, imprese e operatori professionali non se ne attendono un rafforzamento significativo nei prossimi dodici mesi.

Quanto al tallone d'Achille dell'Italia, ossia l'elevato debito, secondo la Banca Centrale tricolore è possibile una riduzione dello 0,4% del rapporto tra debito e PIL come previsto dal Governo per l'anno in corso. Secondo stime di Palazzo Koch con i tassi di crescita del PIL in linea con quelli previsti è possibile una riduzione dello 0,4% del rapporto debito/PIL al 131,6%.


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