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BCE, banchieri restii a mutare il messaggio nonostante crescita inflazione

Le Minutes della BCE confermano prospettive inflazionistiche in crescita, ma banchieri scelgono ancora la "prudenza". Peoccupazione per volatilità cambi e dubbi su possibile guerra valutaria

Economia
BCE, banchieri restii a mutare il messaggio nonostante crescita inflazione
(Teleborsa) - L'inflazione in Eurozona sta accelerando e proseguirà in un sentiero di crescita. Nonostante ciò, i banchieri centrali si sono mostrati restii a modificare l'attuale passo della politica monetaria, giudicando per ora più prudente mantenere una politica tendenzialmente espansiva.

E' quanto emerso dalle minutes dell'ultimo incontro di politica monetaria della BCE, tenutosi il 24-25 gennaio scorso, che ha confermato tassi di interesse fermi ai minimi storici ed un piano QE depotenziato sino a settembre 2018.

Dai verbali della riunione è emerso che, nonostante la revisione al rialzo delle prospettive di inflazione (1,5% nel 2018, 1,7% nel 2019 e 1,8% nel 2020), collegate ad un tasso di crescita dell'economia più brillante, i banchieri hanno giudicato "prematuro" modificare la guidance.

In particolare, Il Board della BCE ha convenuto che bisogna mantenere "prudenza" nel modificare il tenore della comunicazione al mercato della forward guidance e che la politica monetaria deve restare "paziente e persistente" ancora per un certo periodo di tempo.

Un altro fattore rilevante emerso dai verbali è quello relativo alle preoccupazioni per lo scoppio di una guerra valutaria. I banchieri hanno convenuto infatti che il recente apprezzamento del cambio euro/dollaro e la volatilità che ne è scaturita è da attribuire più ad un deprezzamento del dollaro, non compatibile con la forza dell'economia USA, che al deprezzamento dell'euro. Di qui, il dubbio che il governo statunitense stia deliberatamente svalutando il dollaro e le preoccupazioni per le conseguenze che questo avrà sulla competitività del commercio europeo.

E proprio quresti timori si sono concretizzati con un'accelerazione dell'euro sul mercato del Forex, dove la valuta europea scambia a 1,2314 USD (+0,23%) ai massimi intraday.
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