(Teleborsa) -
Torna altissima la tensione in Grecia, dove la pressione dei migranti si è fatta ormai insostenibile. Questa mattina, un gruppo di circa 500 migranti iracheni e siriani ha
forzato ed abbattuto il valico della frontiera con la Macedonia, costringendo la polizia a sparare gas lacrimogeni.
L'atto di forza dei migranti è stato un segno di
protesta contro il tetto giornaliero imposto dalla Macedonia al numero di migranti che può far ingresso nel Paese. Infatti, anche la Macedonia come altri Paesi dei Balcani ha imposto un tetto agli ingressi (in questo caso 580 al giorno),
come fatto dall'Austria ed altri Paesi europei per fronteggiare l'emergenza.
I migranti hanno
forzato la barriera della polizia, occupando i binari della ferrovia e costringendo le forze dell'ordine macedoni a lanciare lacrimogeni. Poi, la situazione si è calmata, almeno temponareamente, ma la frontiera resta una polveriera.
La cancelliera tedesca
Angela Merkel ha fatto ancora appello ai partner europei, perché la situazione è ingestibile, ma soprattutto ha ribadito che
la Grecia non può esser lasciata sola a fronteggiare l'emergenza.
Anche il Ministro greco Avramopoulos la scorsa settimana aveva lanciato l'allarme.