(Teleborsa) -
I marittimi continuano a godere di condizioni di welfare privilegiate rispetto a tutte le altre categorie di lavoratori. E' il caso della disciplina che concerne l'indennità di malattia.
Secondo l'ultima informativa dell'INPS per la trasparenza, un
lavoratore marittimo, in caso di inabilità temporanea assoluta, può usufruire dell’
indennità fino ad 1 anno dalla data dello sbarco (anziché 180 giorni) e percependo una
prestazione pari al 75% della retribuzione percepita negli ultimi trenta giorni (mentre l’indennità prevista per la generalità dei lavoratori varia fra il 50% e il 66,66% della retribuzione giornaliera).
Possono beneficiare inoltre di
speciali prestazioni, riservate unicamente ai lavoratori del settore marittimo,
in caso di inidoneità all'imbarco conseguente a malattia.
Fino al 1984 i lavoratori marittimi erano iscritti alla Gestione della Cassa Nazionale per la Previdenza marinara, successivamente soppressa. Attualmente i lavoratori marittimi sono quindi iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria dell'Inps, anche se permangono alcune specificità sul fronte della tutela per la malattia.
Dunque, i lavoratori marittimi fruiscono delle
indennità di malattia mediamente per durate circa
sei volte più lunghe degli altri lavoratori. Percepiscono mediamente
indennità di importo superiore rispetto a quelle percepite dai lavoratori non appartenenti al settore (mediamente
105 euro al giorno contro i 40 euro al giorno dei lavoratori non marittimi).