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Petrolio, prezzi in aumento. Atteso vertice OPEC+

Economia, Energia
Petrolio, prezzi in aumento. Atteso vertice OPEC+
(Teleborsa) - Il prezzo del petrolio continua a salire, anche perché crescono le probabilità che nel vertice OPEC+ decida di non aumentare la produzione. I future sul Brent hanno aggiunto 71 centesimi (+1,06)%, a 64,74 dollari al barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate (WTI) hanno guadagnato 59 centesimi (+0,98%) a 61,88 dollari al barile.

Oggi si riunisce l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e gli alleati, insieme chiamati OPEC+, che valuteranno la possibilità di rinnovare i tagli alla produzione ad aprile invece di aumentare la produzione, anche perché una ripresa della domanda di petrolio rimane fragile a causa del perdurare della pandemia.

Il mercato si aspettava che l'OPEC+ avrebbe ridotto i tagli alla produzione di circa 500.000 barili al giorno a partire da aprile e che, in particolare, l'Arabia Saudita ponesse fine al suo taglio volontario alla produzione di un ulteriore milione di barili al giorno. La stretta di Riad era stata annunciata nel vertice dello scorso 5 gennaio, quando avevano sorpreso il mercato annunciando un taglio temporaneo per i mesi di febbraio e marzo. Ora i sauditi potrebbero decidere di prorogarlo (anche se è un'ipotesi che era ritenuta poco probabile fino a pochi giorni fa) oppure revocarlo, in tutto o in parte, a partire dal prossimo mese.

Gli stessi tecnici dell'OPEC+ hanno fotografato un mercato in via di normalizzazione. Lo scenario base ipotizzato dal Joint Technical Committee (JTC) indica un aumento della domanda di greggio di 2,7 mbg tra il primo e il secondo trimestre, più che sufficiente ad assorbire il ritiro di tagli per 2,3 mbg entro giugno, secondo le strategie che il gruppo aveva concordato lo scorso dicembre.

I produttori di greggio, allo scoppiare della pandemia nella primavera del 2020, avevano tagliato la produzione di 9,7 milioni di barili, per poi congelare un aumento produttivo a gennaio, a causa della persistente stagnazione della domanda. La riduzione dell'output è stata ora portata a 7,05 milioni da marzo 2021, pari al 7% della domanda mondiale.
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