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Elezioni comunali: ballottaggi in tutte le grandi città

Crollo al 62,14% dell'affluenza. Trionfo 5 Stelle a Roma con Virginia Raggi che stacca tutti e dice: "Il vento sta cambiando"

Politica
Elezioni comunali: ballottaggi in tutte le grandi città
(Teleborsa) - Prima gli exit poll e poi le proiezioni delle consultazioni elettorali, mentre i dati ufficiali dello spoglio diffusi dal Viminale sono diffusi con grande lentezza. A Roma trionfa la candidata pentastellata Virginia Raggi con il 35,3% dei suffragi che se la vedrà Roberto Giachetti (PD) al ballotaggio col al 24,8% dopo un testa a testa con Giorgia Meloni (FLI) al 20,7%. Al candidato della coalizione del centro destra Alfio Marchini solo il 9,3

A Milano candidati sostanzialmente alla pari ma con un eggero vantaggio per l'ex commissario dell'Expo Giuseppe Sala al 41,7%, mentre Stefano Parisi segue a ruota con il 40,8% dei voti. Trionfo di De Magistris a Napoli il 42,59% dei suffragi, seguito a distanza da Gianni Lettieri al 24,8% con la candidata PD Valeria Valente solo al 21,22%. A Bologna vince il sindaco uscente Virginio Merola (PD) ma con meno voti di 5 anni fa al 39,46%. Se la vedrà tra 2 settimane con Lucia Borgonzoni al 22,27 del Centro-Destra. A Torino il PD Piero Fassino in testa col 41,86% ma la M5S Chiara Appendino col 30,89% sorprende tutti e lo sfiderà al ballottaggio. A Cagliari il sindaco uscente Massimo Zedda (SEL-PD) è stato eletto al primo turno con il 50,8% dei voti. Il suo avversario, Piergiorgio Massidda, si è fermato a quota 32,6%. Zedda è l'unico sindaco di una città capoluogo di regione ad essere eletto senza ballottaggio. E' anche l'unico sindaco a rappresentare il colore arancione del vecchio patto PD-SEL. A Bolzano eletto al primo turno Renzo Caramaschi, a capo di una coalizione guidata dal PD che ha raccolto il 55,27% dei voti, mentre il contendente Mario Tagnin il 44,73%, sostenuto da Lega Nord e Centro Destra. Bolzano, in base al nuovo Statuto di autonomia del 1972 che di fatto ha praticamente esautorato di competenze la regione Trentino-Alto Adige , è capoluogo della provincia autonoma dell'Alto Adige, mentre Trento lo è della sua provincia autonoma.

L'affluenza è cresciuta lentamente nell'arco della giornata ed alla chiusura dei seggi si conferma in calo rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Il Viminale ha pubblicato alle 23:00 il dato definito sull'affluenza che risulta essere 62,14%, in calo rispetto al 72,43% delle precedenti elezioni. Alle 12:00 i primi indicavano un'affluenza del 17,99%, salita alla rilevazione delle 19:00 al 46,01%. I dati parziali del Ministero dell'Interno non tenevano comunque conto della consultazione in corso nelle due regioni a statuto speciale in Friuli-Venezia Giulia e Sicilia, mentre erano invece presenti quelli della Sardegna.

Oggi si votava l'elezione dei sindaci e consiglieri di 1.342 comuni nelle regioni a statuto ordinario, oltre a Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna che sono a statuto speciale. L'eventuale ballottaggio in caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta si terrà domenica 19 giugno.

L'affluenza più elevata nel Lazio pari al 72,10%; quella più bassa in Basilicata con il 51,36%. A Roma ha votato il 69,85% degli aventi diritto (75,12% alle precedenti elezioni), a Torino il 66,31%, a Bologna il 59,86%, a Napoli il 71,69%, Cagliari 64,15% e a Milano 54,67%.

Fra i maggiori comuni in cui si è votato vi sono 25 capoluoghi, in particolare Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli e Cagliari.

Complessivamente sono stati chiamati alle urne oltre 13 milioni di elettori, di cui oltre 6 milioni di uomini e quasi 7 milioni di donne. In particolare, nelle regioni a statuto ordinario, sono interessati 1.175 comuni e e oltre 12 milioni di elettori. 15.887 le sezioni elettorali allestite.

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