(Teleborsa) - Le innovazioni normative relative alla
trasmissione telematica trimestrale dell'Iva consentiranno un incremento del gettito complessivo
superiore ai 9 miliardi di euro in tre anni. Lo indica la relazione tecnica al decreto fiscale approvato insieme alla manovra. Nel 2017 l'incasso previsto
è pari a 2,1 miliardi, cifra che salirà a 4,2 miliardi nel 2018, per poi riscendere a circa 2,8 miliardi nel 2019. L'introduzione della trasmissione telematica trimestrale dei
dati delle fatture emesse e ricevute, specifica la relazione tecnica, "indurrà i contribuenti ad una
maggiore fedeltà fiscale, riducendo, anche grazie alla strategia consistente in una più efficiente e tempestiva trasmissione ai contribuenti delle informazioni relative alle operazioni effettuate, il fenomeno degli omessi versamenti,
l'evasione senza consenso e le frodi".
Considerata la tempistica di entrata in vigore della norma, prevista nel 2017, il maggior gettito derivante dall'azione deterrente si realizzerà, per il primo anno, per solo due trimestri, "mentre
gli effetti relativi all'intero anno si avranno solo nel 2018, per entrare a pieno regime da tale esercizio".
La trasmissione trimestrale dei dati Iva e la disponibilità delle informazioni relative alla comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche di imposta, inoltre, con riferimento al 2017 e al 2018, consentirà di anticipare le tempistiche di effettuazione dei
controlli automatizzati e l'incasso delle somme richieste. Considerato che negli stessi anni si concentreranno anche gli effetti dei controlli automatizzati effettuati sulle dichiarazioni 2014 e 2015, l'effetto complessivo di incremento del gettito "
tenderà ad esaurirsi a partire dal 2019, a causa del riallineamento delle tempistiche di controllo". Sara' invece strutturale l'incremento del tasso di recupero degli omessi versamenti,
che passa dal 15,4% al 17%, con un conseguente aumento di gettito pari a 0,13 miliardi.