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Confitarma-AssArmatori, primo e costruttivo confronto

Le due Associazioni hanno condiviso l’opportunità di affrontare congiuntamente alcuni dei temi strategici indispensabili a favorire i traffici marittimi

Economia, Trasporti
Confitarma-AssArmatori, primo e costruttivo confronto
(Teleborsa) - Confronto su tematiche del settore marittimo a Roma tra rispettive delegazioni di Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) e AssArmatori, nuova associazione degli armatori nata a Roma il 15 gennaio scorso in seno a Confcommercio e che raccoglie diversi Armatori usciti da Confitarma: Federalinea (l'associazione che riunisce le più importanti compagnie attive nel settore del cabotaggio e dei collegamenti con le isole), MSC, (Gruppo MSC di Ginevra sia nella sua componente cargo che attraverso MSC Cruises), Vincenzo Onorato, al vertice di Moby Lines S.p.a., il Gruppo marittimo italiano più importante di navigazione nel mediterraneo e Stefano Messina, a capo dell'omonimo gruppo di Genova. Presidente AssArmatori è stato nominato Stefano Messina, 50 anni, genovese. Resterà in carica per i prossimi quattro anni.

Si è trattato del primo incontro tra le due organizzazioni. Presenti per Confitarma Mario Mattioli, Angelo D’Amato, Guido Grimaldi, Beniamino Maltese e Luca Sisto; per AssArmatori appunto Stefano Messina e Achille Onorato (Ad figlio di Vincenzo), Stefano Beduschi, Matteo Catani e Pasquale Russo.

Incontro che si è svolto in clima di collaborazione in relazione alla trattativa per il rinnovo del CCNL: verificata una sostanziale convergenza sui temi del lavoro marittimo, è stato deciso di allargare il tavolo di recente avviato per il confronto con le Organizzazioni Sindacali, condividendolo con AssArmatori.

Le due Associazioni hanno condiviso l’opportunità di affrontare congiuntamente alcuni temi strategici. In particolare hanno ripercorso lo sviluppo positivo derivato dall’impianto normativo del Registro Internazionale e della Tonnage Tax (Legge n.30 del 1998 e successive modifiche), hanno concordato sulla necessità di individuare ulteriori possibili soluzioni volte a favorire lo sviluppo dei traffici marittimi e della marineria nazionale, quale ad esempio il piccolo cabotaggio e il TPL (trasporto Pubblico Locale), il tutto per un sempre maggiore sviluppo della flotta e per la crescita dell’occupazione a bordo.

Anche per quanto riguarda la portualità, la salvaguardia dell’ambiente marino e le relative politiche per la riduzione delle emissioni, la formazione, i rapporti con le istituzioni finanziarie e bancarie, le due Associazioni hanno convenuto di lavorare congiuntamente e confrontarsi.

Con la nascita di AssArmatori si configura un polo di forte rappresentanza per l'industria marittima anche internazionale; industria che svolge nel nostro Paese un ruolo determinante nella logistica industriale, commerciale e nel settore delle crociere, garantendo significativi livelli occupazionali per i marittimi italiani. Il Consiglio di AssArmatori complessivamente rappresenta gruppi che operano oltre 600 navi con un'occupazione diretta di circa 70 mila addetti.

Confitarma, ovvero Confederazione Italiana Armatori, è invece l'erede di una tradizione associativa tra armatori e proprietari di navi che risale al 1901. Confitarma, che aderisce a Confindustria e a Federtrasporto (Federazione nazionale dei sistemi e delle modalità di trasporto) è direttamente rappresentata nel CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) e ha costituito, prima della nascita di AssArmatori del gennaio scorso, la principale espressione associativa dell'Industria Italiana della Navigazione rappresentando i nove/decimi della flotta mercantile del Paese, raggruppando Imprese di Navigazione e Gruppi Armatoriali che operano in tutti i settori del trasporto merci e passeggeri, nelle crociere e nei servizi ausiliari del traffici.

Tra gli obiettivi principali, anche Confitarma, presieduta dal settembre scorso da Mario Mattiol con un mandato di cinque anni, ha quello di promuovere lo sviluppo della marina mercantile italiana, nel quadro di una politica che valorizzi il trasporto marittimo, curando la rappresentanza e la tutela dell’industria e delle imprese armatoriali nazionali nei rapporti con le istituzioni e le amministrazioni, nonché con le organizzazioni economiche, politiche, sociali e sindacali.
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