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Mercati deboli. Piazza Affari giù con le banche

Commento, Finanza
Mercati deboli. Piazza Affari giù con le banche
(Teleborsa) - Finale in rosso per le principali borse europee colpite da prese di beneficio, ma penalizzate anche dal taglio dei target di crescita della Cina per il 2016.

L'attenzione degli operatori resta puntata sulla riunione di politica monetaria della BCE, in agenda giovedì prossimo, da cui sono attese nuove misure espansive.

C'è grande attesa anche per il meeting della Fed, in programma a metà mese. I dati sul mercato del lavoro pubblicati venerdì scorso, hanno creato un po' di confusione tra gli investitori. La statistica sull'occupazione, ha segnalato una ripresa dell'economia, ma non abbastanza forte per un aumento immediato dei tassi di interesse.

L'Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,098. L'Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,70%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 3,03%.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota 124 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,45%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, sottotono Francoforte che segna una discesa dello 0,49%; dimessa Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,43%. Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,35% sul FTSE MIB.

In luce sul listino milanese il comparto Materie prime, con un +0,59% sul precedente. Nel listino, i settori Telecomunicazioni (-3,44%), Banche (-2,77%) e Servizi per la finanza (-2,32%) sono stati tra i più venduti.

Tra i best performers di Milano, si distingue Saipem (+7,03%) che ha beneficiato dell'upgrade deciso da Jefferies.

Nel lusso, ben comprata Salvatore Ferragamo (+3,34%). Richiesta Moncler (+1,48%) dopo la promozione di HSBC.

Corre Ferrari (+1,39%) entrata nello Standard Ethics Italian Index. Bene inoltre Poste Italiane (+1,39%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano sulle banche, in particolare Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che chiude le contrattazioni a -5,05%. Lettera su Banca Mps, che registra un importante calo del 4,91%. Affonda Banco Popolare, con un ribasso del 4,20%. Crolla UBI Banca, con una flessione del 3,92%.

Dimessa Telecom Italia -3,68% nonostante la smentita delle indiscrezioni sull'uscita di Patuano.

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