(Teleborsa) -
Chiudono attorno alla parità le principali borse europee, dopo un avvio in rimonta, mostrandosi in perfetta sintonia con la piazza di Wall Street.
Ad innescare il recupero dei mercati, stamattina, avevano contribuito le
misure annunciate dalle autorità di Pechino contro la speculazione, assieme alle voci di una nuova iniezione di liquidità della banca centrale cinese.
Poi,
alcuni dati macroeconomici hanno deluso ed hanno indebolito le borse, soprattutto quelli
sull'inflazione in Eurozona, risultata sotto le attese, e
sull'inflazione in Italia, caduta a zero. Migliore il quadro del
mercato del lavoro in Germania, dove
l'occupazione ha segnato un'accelerazione e
la disoccupazione si è confermata sotto le attese.
Sessione debole per sull'
Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,98%. Lieve aumento dell'
oro, che sale a 1.078,2 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla dell'1,61%, scendendo fino a 36,17 dollari per barile.
Lo
Spread migliora, toccando i 96 punti base, con un calo di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,50%.
Tra gli indici di Eurolandia,
Francoforte consolida le basi precedenti,
Londra avanza dello 0,48%, mentre
Parigi mostra un timido +0,14%.
Brilla il listino milanese, con un guadagno dello 0,88% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea il
FTSE Italia All-Share che si ferma a 22.704 punti. Consolida i livelli della vigilia il
FTSE Italia Mid Cap (-0,19%), come il FTSE Italia Star (0,1%).
In luce sul listino milanese i comparti
Sanitario (+2,25%),
Alimentari (+2,09%) e
Automotive (+1,72%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori
Vendite al dettaglio (-1,57%),
Beni personali e casalinghi (-0,98%) e
Chimici (-0,72%).
Tra i
best performers di Milano, si distinguono
Finmeccanica (+3,72%),
Poste Italiane (+3,23%),
Fiat Chrysler Automobiles (+2,45%), quest'ultima in scia all'ennesimo
boom delle immatricolazioni, sia in Italia
che in USA. Ieri
l'Ad Sergio Marchionne ha confermato i target al 2018, anche in seguito allo
spin off di Ferrari.
Richiesta
Enel Green Power (+2,21%).
Arretra
Banca Mps, registrando una flessione del 2,82%.
Sotto pressione
YOOX NET-A-PORTER, che accusa un calo dell'1,74%, e
Salvatore Ferragamo, con uno svantaggio dell'1,65%.