(Teleborsa) - Una
grande manifestazione su scala nazionale ha attraversato la città di Roma, sabato 7 maggio, per dire "no" al
TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) il
negoziato tra Unione europea e Stati Uniti per l’apertura della più grande area di libero scambio conosciuta.
Alla
protesta organizzata da Legambiente e vari comitati hanno partecipato migliaia di persone, provenienti da tutta Italia, convinte che l'
accordo condotto "lontano dagli occhi indiscreti" dell’opinione pubblica e dei parlamenti, porterebbe ad una "messa in discussione di standard e normative ambientali e sociali", considerate troppo spesso come impedimenti tecnici al libero commercio.
Per Legambiente l'intesa "rappresenta una
minaccia" per i principi democratici, la sovranità e la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. "Mette in pericolo" molte delle regole che oggi garantiscono la
tutela dei consumatori, dei cittadini e dell’ambiente".
Cortei, stand di piccoli produttori agricoli e associazioni, e tanta musica hanno caratterizzato la manifestazione nella Capitale.
Per gli Stati Uniti, l'intesa commerciale "è uno strumento di aiuto anche per il Sud Europa" perché "creerà posti di lavoro", ma i vari
stati membri dell'UE guardano con scetticismo al trattato preoccupati che potrebbe diventare un
potenziale strumento di dominio dell'Europa da parte dell'America.