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Ilva, Bellanova: il confronto prosegue

"Meno conflitto interistituzionale e più leale collaborazione avrebbe giovato e sarebbe stata una chiave di volta non indifferente", ha dichiarato la Vice Ministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova

Economia, Welfare
Ilva, Bellanova: il confronto prosegue
(Teleborsa) - Sull'Ilva prosegue il confronto tra Governo e Amministrazione straordinaria, parti sociali, azienda aggiudicataria, con l’obiettivo di giungere agli appuntamenti del 12 e 19 febbraio prossimi con un approfondimento nel merito sui singoli temi.



“Proseguiamo a lavorare senza sosta”, afferma la Vice Ministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, “con l’auspicio di giungere quanto prima a una condivisione di tutti i punti tra le parti, continuando a tenere al riparo quanto più possibile trattativa e confronto dalla polemica elettorale”.

“E' una trattativa complessa e delicata, forse la più complessa degli ultimi anni, che ha come priorità indiscutibili la tutela dell’ambiente e del lavoro e la difesa della salute. Su questo da parte mia nessun equivoco e nessuna incertezza. Evito di chiedermi in che modo paladini dell’ultima ora abbiano tutelato, in questi anni, Taranto, né comprendo come si possano garantire salute, lavoro, ambiente osteggiando la trattativa. Questi sono i nostri obiettivi, su questo continuiamo a lavorare.

Concordo con chi oggi sulla stampa afferma che chiudere la fabbrica sarebbe una follia. Benvenuta saggezza! Non è al Governo che bisogna ricordare questo ma a chi negli ultimi giorni, con dichiarazioni da brivido, ha affermato che la chiusura dell’Ilva non è un tabù. Affermazioni per me inaccettabili perché equivarrebbe a dire che non è un tabù perdere ventimila posti di lavoro, e perderli quando ci sono tutte le condizioni per tenere insieme lavoro e ambiente, lavoro e salute.

Certo, nessuno poteva illudersi – comunque non io che di tavoli di trattativa ho una certa esperienza –“, conclude la VM Bellanova, “che potessimo concludere il confronto in un batter d’occhio anche se, come è ovvio, meno conflitto interistituzionale e più leale collaborazione avrebbe giovato e sarebbe stata una chiave di volta non indifferente.

Meno polemiche e più cura del confronto: questo è quello che continuo ad auspicare".
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