(Teleborsa) - L'ascolto ripetitivo di varie fonti ci ha indotto ad individuare un sistema di approccio per una analisi dei numeri tendente alla oggettività.
Abbiamo voluto prendere a riferimento il
numero delle persone risultate positive agli accertamenti del covid-19 e calcolare l'incidenza percentuale dei morti.
Comprendiamo che
potrebbero esserci considerazioni diverse su questi numeri ma precisiamo subito che abbiamo seguito un metodo di analisi dei dati. Se un un lettore ha valutazioni diverse è sufficiente che inserisca numeri propri e tragga considerazioni e convinzioni proprie.
Partiamo sempre dal presupposto che nessuno, per primi noi, ha la verità in tasca. Cerchiamo giornalisticamente di fornire informazioni che poi vengono lasciate alla libera convinzione del lettore.
Da un semplice
raffronto fra i dati diffusi risulterebbe che nella lotta al covid-19 Paesi dello stesso ambito, per esempio in Europa, hanno avuto risultati diversi.
Basti confrontare la
Germania con l'Italia o la Norvegia con la Svezia. Oppure dati considerati sulla stessa
dimensione di età, per esempio
Giappone e Italia.
Se si passa ad
un raffronto fra le Regioni d'Italia risalta subito che la
media nazionale (percentuale morti su accertati positivi) è del 12,3% e le Regioni che sono
sopra questa media del 12,3% sono tre, nell'ordine del momento
Lombardia, Marche e Liguria.
Le conclusioni di queste considerazioni su scala mondiale possono portare a percentuali più favorevoli per quei Paesi le cui
strutture sanitarie erano meglio attrezzate e che unitamente a questo fattore
avevano affrontato la spesa sanitaria secondo parametri propri (Germania 28.000 camere di terapia intensiva, italia 4.800). Altri Paesi inoltre hanno avuto determinazione immediata di decisioni e pronta capacità di utilizzo della innovazione tecnologica secondo propri modi di intervento, come per esempio la Corea del Sud.
L'Italia deve essere molto fiera dei propri medici e di tutti gli operatori del settore sanitario e dell'assistenza in generale, non limitandosi a parole di compiacimento che, se tali restassero, diventerebbero pura retorica.
Positivi e mortalità Covid-19 per regione italiana |
Regione | Totale casi | Morti | Mortalità % |
Lombardia | 50455 | 8905 | 17,65% |
Marche | 4464 | 599 | 13,42% |
Liguria | 4449 | 556 | 12,50% |
Italia | 128948 | 15887 | 12,35% |
Emilia Romagna | 17089 | 2051 | 12,00% |
Valle d'Aosta | 782 | 91 | 11,64% |
Trentino Alto Adige | 3929 | 375 | 9,54% |
Piemonte | 12362 | 1168 | 9,45% |
Abruzzo | 1703 | 158 | 9,28% |
Puglia | 2317 | 182 | 7,85% |
Friuli Venezia Giulia | 2048 | 154 | 7,52% |
Calabria | 795 | 56 | 7,04% |
Campania | 2960 | 189 | 6,39% |
Sicilia | 1994 | 116 | 5,82% |
Molise | 224 | 13 | 5,80% |
Lazio | 3880 | 219 | 5,64% |
Veneto | 11226 | 631 | 5,62% |
Toscana | 5847 | 325 | 5,56% |
Sardegna | 907 | 43 | 4,74% |
Basilicata | 278 | 13 | 4,68% |
Umbria | 1239 | 43 | 3,47% |
Dati estrapolati dal dipartimento di Protezione Civile in data 5 aprile 2020 da Maurizio De Mattia |
Risaltano con sottolineatura fatti e provvedimenti concreti ed immediati: - ripensare i sistemi di accesso all'università spostando le valutazioni sul merito conseguito, abbandonando gli attuali sistemi di sbarramento;
- impedire la fuga all'estero dei nostri ricercatori e dei medici;
- difendere, impiegare e valorizzare il proprio patrimonio costituito dagli operatori sanitari. Lo stato italiano investe e poi fornisce, sempre all'estero, personale preparato la cui spesa, a carico delle fiscalità generale, di formazione scolastica e professionale, è enorme;
- cominciare a pensare o ripensare il rapporto stato/regioni nel settore in questione.
Interventi di "epidemiologi", scienziati e medici sottolineano il ripetersi ciclico di questi fenomeni. Una volta i cicli epidemiologici erano diradati,
oggi il ripetersi di questi fenomeni, secondo alcuni esperti, diventa più frequente. Il prossimo potrebbe accadere già nell'autunno 2020. La globalizzazione va esaminata in tutti i suoi aspetti compresa la velocità di trasmissione.
Positività % dei tamponi Covid-19 per regione italiana |
Regione | Tamponi | Totale casi | % casi |
Lombardia | 149984 | 50455 | 33,64% |
Valle d'Aosta | 2390 | 782 | 32,72% |
Piemonte | 38539 | 12362 | 32,08% |
Liguria | 15047 | 4449 | 29,57% |
Marche | 15252 | 4464 | 29,27% |
Emilia Romagna | 69986 | 17089 | 24,42% |
Italia | 691461 | 128948 | 18,65% |
Trentino | 26199 | 3929 | 15,00% |
Molise | 1504 | 224 | 14,89% |
Campania | 23139 | 2960 | 12,79% |
Sardegna | 7157 | 907 | 12,67% |
Abruzzo | 13598 | 1703 | 12,52% |
Puglia | 20080 | 2317 | 11,54% |
Toscana | 51006 | 5847 | 11,46% |
Umbria | 12448 | 1239 | 9,95% |
Basilicata | 2931 | 278 | 9,48% |
Friuli Venezia Giulia | 21652 | 2048 | 9,46% |
Sicilia | 21904 | 1994 | 9,10% |
Lazio | 44658 | 3880 | 8,69% |
Veneto | 140910 | 11226 | 7,97% |
Calabria | 13077 | 795 | 6,08% |
Dati estrapolati dal dipartimento di Protezione Civile in data 5 aprile 2020 da Maurizio De Mattia
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Il diritto alla vita e alla salute dei cittadini, consacrato specificamente anche nella nostra
Suprema Carta (art. 32) impone di non abbassare la guardia, di mantenere (seppure con adeguamenti e sistemazioni diverse) le attuali strutture create in stato di emergenza (ospedali in Fiera, ospedali costruiti a tempo di record da volontari, alpini, Confartigianatoi, ragazzi di emergency, ultrà tifosi…),
riconsiderare la spesa sociale e in particolare quella sanitaria, meditare sui tagli avvenuti nel campo della sanità e del sociale in genere. Non dimenticare il fondamentale contributo delle Forze dell'ordine e delle Forze armate con le dotazioni e risorse del momento sono state sempre pronte come anche in altre situazioni di crisi. E quando sarà superata la crisi, non dimentichiamo che servono risorse importanti per questi settore.
Di fronte a questo tipo di spese
dovremmo spesso domandarci non quanto costa fare un intervento e basta ma quanto costa non fare questa spesa.
Le conseguenze economiche e finanziarie sono drammatiche e di difficile quantificazione. Ancora una volta le parole d'ordine devono essere progettare, programmare, prevenire, prevenire, prevenire e considerare lo Stato in tutta la sua globalità; non basta invocare lo Stato solo nel momento del bisogno.
Prevenire significa analizzare e valutare quanto è accaduto, ricordarsi il passato, considerare il presente ed essere attrezzati di fronte ormai alla
certezza del ripetersi di fatti che non devono più tramutarsi in tragedia.
di
Egidio Pedrini